Calabria, le imprese puntano sul rilancio delle infrastrutture
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L'uomo più veloce del mondo in vacanza in Calabria. Marcell Jacobs e le sue estati trascorse nella Piana di Gioia Tauro. Esattamente a Rosarno. Lo racconta il padre putativo del campione olimpico, l'avvocato Domenico Secolo.
L’avvocato Secolo ricorda a Gazzetta del Sud che «per 10 anni, puntualmente, Jacob ha trascorso le vacanze a Rosarno. Per il taglio dei capelli il barbiere rosarnese preferito era Antonio Pisano». Marcell ha avuto sempre un debole per la pasticceria calabrese. Infatti gradisce in particolar modo le "pesche", gli amaretti e le “esse" della pasticceria Garruzzo. «Ancora oggi, quando vengo a Rosarno, non manco mai di portargli i suoi dolci preferiti». Domenico Secolo, infine, assicura che Marcell «è legatissimo alla Calabria e a Rosarno, dove spera di tornare presto».
Domenica Marcell Jacobs ha vinto la medaglia d’oro nella gara più attesa e seguita dei Giochi olimpici, la finale dei 100 metri piani. Ci è riuscito al termine di un fine settimana in cui ha superato continuamente se stesso. Nelle batterie ha stabilito un nuovo record italiano (9,94), nelle semifinali ha stabilito il record europeo (9,84), in finale li ha battuti tutti nuovamente andando a vincere con un tempo di 9,80, lo stesso con il quale Usain Bolt vinse il suo ultimo oro in carriera, cinque anni fa. Prima di lui nessun atleta italiano aveva mai partecipato a una finale maschile dei 100 metri.
Jacobs ha 26 anni ed è nato a El Paso, in Texas, da madre italiana e padre statunitense, negli anni Novanta militare di stanza nella base americana di Vicenza. È cresciuto con la madre a Desenzano del Garda, in Lombardia, e gareggia da quando ha dieci anni, dopo aver provato sia il basket che il calcio. Fino a qualche anno fa si divideva tra la velocità e il salto in lungo, disciplina in cui nel 2016 vinse il titolo italiano. Ma da quando si è spostato soltanto sui 100 metri è diventato uno dei migliori velocisti in circolazione, anche grazie al suo allenatore, l’ex lunghista Paolo Camossi, e alla mental coach Nicoletta Romanazzi.
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I servizi di prossimità non vanno in vacanza, si rinnova l’impegno per gli ultimi del territorio. Ecco dove poveri e indigenti potranno trovare insieme a un pasto caldo anche un sorriso.
Il confronto presso il Centro del Laicato di Gioia Tauro. Nel corso dell’incontro anche una riflessione sull’autonomia differenziata alla luce del recente documento della Cec.