
Una firma che vale carità speranza e accoglienza
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Quando la comunità che si rimbocca le maniche e si prende cura del proprio territorio è sempre un buon segnale. La lezione di civiltà e rispetto per gli spazi comuni arriva, questa volta, dalla borgata di Masella di Montebello Jonico, con un’iniziativa che nasce dalla comunità parrocchiale.
«Insegnare a prendersi cura dell’ambiente significa dare valore alla vita», afferma il parroco di Masella, don Giovanni Zampaglione. Nasce da qui l’iniziativa che ha coinvolto tutta la comunità. Su invito del sacerdote è iniziata un’operazione decoro senza precedenti. L’opera dei volontari, in particolare, si è concentrata sui luoghi comuni frequentati dai ragazzi del borgo. Dopo una prima radicale pulizia, l’impegno è continuare a mantenerli decorsi e accoglienti.
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Un primo passo, con la speranza, afferma il parroco, di proseguire l’iniziativa avviata attraverso delle giornate ecologiche da organizzare periodicamente con l’Associazione “VinCeRo”, presente a Masella, e in sinergia con il Comune di Montebello Jonico.
«Fa male pensare che i nostri luoghi siano circondati da sterpaglie e degrado», dice il sacerdote, più volte a raccogliere le lamentele della gente. «Chiedo alle autorità competenti di intervenire in maniera radicale, anche per la messa in sicurezza del territorio», aggiunge don Zampaglione.
Il plauso, nel frattempo, va ai due volontari che nei giorni scorsi hanno ripulito, rendendola più decorosa, l’area in cui sorge la Stele dedicata allo storico viaggiatore che ha raccontato questi luoghi: Edward Lear.
Da qui l’auspicio: «Spero che ognuno faccia la propria parte e che le Istituzioni mandino degli operai per pulire il paese in maniera da evitare i possibili incendi, che ogni anno si verificano nel corso della stagione estiva. Mi faccio portavoce dei tanti cittadini della borgata di Masella e chiedo al Signor Prefetto e alle Istituzioni di intervenire per tempo, per mettere in sicurezza l'ex strada provinciale Sant'Elia-Fossato, sistemando i guardrails e ripulendo le carreggiate e le cunette da fango e sterpaglie, prima che si verifichino gravi incidenti».
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«Le strade in questione sono, altresì, già disagiate e dissestate a causa del rischio idrogeologico. Chiedo al più presto un pronto intervento e la messa in sicurezza, prima che si possa andare incontro a qualcosa di irreparabile. Ognuno a mio avviso deve fare la propria parte e farla bene, con responsabilità».
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