L'arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, domattina si recherà ad Arghillà per conoscere medici e operatori che stanno lavorando per l'avvio di un polo di medicina solidale nel quartiere della Città. Ad attenderlo Lino Caserta, fondatore del Centro Ace, e gli stakeholders che si stanno prodigando per l'apertura di un presidio sanitario di fondamentale importanza.
L'obiettivo dichiarato è quello di aprire il polo entro il prossimo 15 febbraio. «Il nascente Polo Sanitario Pubblico di Prossimità si propone come terminale estremo, di un sistema più articolato e complesso, che arriva a occupare il margine per garantire un impegno rivolto alle particolari esigenze epidemiologiche locali e azioni finalizzate alla prevenzione e salvaguardia della salute fisica e psichica. L'impresa è orientata da un metodo improntato alla collaborazione tra le istituzioni pubbliche, le organizzazioni del privato sociale e le comunità, nel riconoscimento di una comune finalità volta al perseguimento dell’interesse generale e in piena attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà, peraltro, coerentemente con le recenti determinazioni della Corte Costituzionale», spiegano gli attivisti impegnati nella rete che sta costituendo questo presidio di civiltà in un quartiere-ghetto che non può essere abbandonato.