
Cosenza, investitura dei Cavalieri del Santo Sepolcro: fede e impegno per la Terra Santa
Si è svolta a Cosenza, nella Chiesa Madre, la solenne cerimonia della VII investitura dei
«Oggi è la nostra Pasqua! Essere pastori significa conoscere le proprie pecore e amarle tutte, anche quella smarrita, ricominciando, senza mai scoraggiarci, a fare conoscenza con le pecore che il Signore ci ha affidato, utilizzando tutti i mezzi utili per raggiungerle ed annunziare loro la Parola». Questo il monito che monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza - Bisognano, ha dato ai sacerdoti in cattedrale per la messa crismale.
«L’unzione che abbiamo ricevuto il giorno della nostra consacrazione - ha detto il vescovo che ha ricordato i primati della preghiera e del servizio - non può lasciarci statici e pigri nel ministero che ci è stato affidato», e «ogni sera dobbiamo chiederci: 'Signore quanto ti ho amato oggi, quante persone hanno amato te attraverso il mio ministero?'». Per questo «oggi il Signore ci invita a rinnovare il nostro sì e la nostra fedeltà». Auspicando per i sacerdoti «un cuore nuovo», l'Arcivescovo bruzio ha affermato che «solo così le nostre case, le nostre canoniche, le nostre case religiose, gli uffici pastorali e parrocchiali, la casa del Vescovo e gli ambienti di Curia profumeranno di nardo e di preghiera, di amicizia e di accoglienza, di vita bella e di gioia fraterna e non di altro».
Fabio Mandato
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