Avvenire di Calabria

È quanto emerge dall'ultimo dato aggiornato diffuso dal Ministero degli Interni

Migranti, da inizio anno sbarcate oltre 30 mila persone: il 10 % sono minori

Osservata speciale c'è Roccella Jonica, teatro negli ultimi due anni di oltre 150 sbarchi per lo più dalle rotte turche

di Redazione Web

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Sono finora 32.321 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 8.432 mentre nel 2021 furono 8.505. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. La Calabria insieme alla Sicilia sono le regioni in cui si registrano più arrivi.

Negli ultimi giorni sono state 1.238 (54 lunedì, 220 martedì, 964 ieri) le persone registrate in arrivo sulle nostre coste che hanno fatto salire a 4.678 il totale delle persone arrivate via mare in Italia da inizio mese. L’anno scorso, in tutto aprile, furono 3.929, mentre nel 2021 furono 1.585.

Le nazionalità di provenienza

Degli oltre 32.300 migranti sbarcati in Italia nel 2023, 5.283 sono di nazionalità ivoriana (16%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (4.017, 13%), Pakistan (3.336, 10%), Tunisia (2.512, 8%), Egitto (2.389, 7%), Bangladesh (2.338, 7%), Camerun (1.540, 5%), Siria (1.266, 4%), Mali (1.000, 3%), Burkina Faso (889, 3%) a cui si aggiungono 7.751 persone (24%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.


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Fino ad oggi sono stati 3.142 i minori stranieri non accompagnati (pari al 10%) ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato all’11 aprile. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2022 sono stati 14.044, 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.

Roccella Jonica, una seconda Lampedusa

«È necessario migliorare ancora di più la qualità dei servizi di accoglienza dei migranti che giungono nel nostro Paese, in modo anche da sostenere l'azione dei sindaci dei comuni interessati dal fenomeno migratorio». Lo ha detto il Capo dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, prefetto Valerio Valenti, parlando con i giornalisti a margine di un sopralluogo che ha effettuato stamattina nel porto di Roccella Jonica, teatro negli ultimi 28 mesi di 150 sbarchi di migranti.

«I numeri degli arrivi di migranti, in particolare, in Calabria e in Sicilia - ha aggiunto Valenti - fanno pensare che in tema, appunto, di sbarchi dovremo essere pronti ad affrontare un'emergenza. Ecco perché il Governo ha già deciso di dichiarare lo stato di emergenza».

Il prefetto Valenti, nel corso della visita, ha visionato la tensostruttura realizzata nell'area portuale ed utilizzata per la prima accoglienza dei migranti. La struttura è gestita dai volontari della Croce rossa italiana e della Protezione civile e da una equipe di Medici senza frontiere. Valenti, accompagnato dal sottosegretario all'Interno, Wanda Ferro, e dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, ha incontrato dapprima il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, e successivamente altri primi cittadini del comprensorio della Locride.   


PER APPROFONDIRE: Storie di accoglienza: Roccella Jonica, un approdo sicuro e amorevole


Prima dell'arrivo del prefetto Valenti, una trentina di migranti ancora ospitati nella tensostruttura hanno inscenato una protesta chiedendo di essere trasferiti in strutture più idonee sotto l'aspetto logistico e igienico-sanitario.

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