Sono finora 46.656 le persone migranti sbarcate sulle coste da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 17.862 mentre nel 2021 furono 13.765. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
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Nella giornata di oggi sono state 42 le persone registrate in arrivo sulle nostre coste che hanno fatto salire a 4.455 il totale delle persone arrivate via mare in Italia da inizio mese. L’anno scorso, in tutto maggio, furono 8.720, mentre nel 2021 furono 5.679. Dei quasi 46.700 migranti sbarcati in Italia nel 2023, 7.380 sono di nazionalità ivoriana (16%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (5.996, 13%), Egitto (4.862, 10%), Bangladesh (4.519, 10%), Pakistan (4.018, 9%), Tunisia (3.300, 7%), Siria (2.663, 6%), Burkina Faso (2.015, 4%), Camerun (1.958, 4%), Mali (1.466, 3%) a cui si aggiungono 8.479 persone (18%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Fino ad oggi sono stati 5.238 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato ad ieri, 22 maggio. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2022 sono stati 14.044, 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.
1053 sono le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Una cifra probabilmente in difetto. Perché il “Mar della Morte” ha inghiottito altre persone delle quali non sapremo mai nulla. Nonostante la carenza di soccorsi in mare, dunque, e il fatto che, come ha ricordato Papa Francesco pochi giorni fa, l'Europa e l'Italia lascino affogare le persone, la deterrenza non sembra avere alcun effetto sulle partenze che continuano ad aumentare.
PER APPROFONDIRE: Migranti, record di morti nei primi mesi del 2023: la metà nel Mediterraneo
C’è un’Italia che parte, un’Italia che resta e un’altra Italia che accoglie. Quello delle migrazioni resta un fenomeno complesso. È quanto emerge, del resto, dall’ultimo Rapporto italiani nel mondo analizzato a Reggio Calabria.
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Il 18 dicembre è il giorno in cui si riflette sulla condizione dei migranti di tutto il mondo. Un tempo di analisi anche sulla capacità di accoglienza e di inclusione a Reggio Calabria.
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