Avvenire di Calabria

Cinque mesi dopo il suo ingresso in diocesi, il presule ha ufficializzato i nuovi incarichi in seno alla Curia

Mileto, ecco le nuove nomine del vescovo Nostro

Il nuovo vicario generale è don Nunzio Maccarrone, prende il posto di monsignor Filippo Ramondino

di Redazione web

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Cinque mesi dopo il suo ingresso in diocesi, il vescovo di Mileto - Nicotera - Tropea, monsignor Attilio Nostro ha provveduto alle nuove nomine in Curia. È stato lo stesso presule ad annunciarlo.


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«Cominciando da monsignor Filippo Ramondino, ringrazio di cuore tutti i vicari, gli addetti e incaricati di Curia che in questi cinque mesi hanno dato prova di pazienza, fedeltà e abnegazione, servendo con dedizione e senso ecclesiale non comuni», le parole di ringraziamento del vescovo nei confronti degli "uscenti". «Mi hanno aiutato in modo sincero e generoso manifestando - ancora il suo grazie - amore alla Chiesa e ai fratelli».

Curia di Mileto: tutti i nomi

Il nuovo Vicario generale, figura importantissima nel governo della diocesi è don Nunzio Maccarrone. Prende il posto di monsignor Filippo Ramondino. Gli altri incarichi assegnati dal vescovo Nostro: don Roberto Carnovale è il nuovo Vicario per la Pastorale; don Pasquale Rosano è il Vicario per la Cultura; padre Pino Muller è stato nominato Vicario per la Vita consacrata; don Francesco Vardè è, invece, il nuovo Vicario Giudiziale; mentre don Giuseppe Fiorillo e don Ignazio Toraldo sono entrambi i nuovi Vicari per il Clero.

Il nuovo Cancelliere è don Sergio Meligrana, mentre per quanto riguarda la guida degli Uffici diocesani, don Tonino Loiacono è stato nominato direttore dell'Ufficio matrimoni, don Nicola Scordamaglia è il nuovo economo, affiancato dal vice don Rocco Zoccali; don Antonio Farina va a capo dell'Ufficio Tecnico - Beni culturali.

Gli altri incarichi - fanno sapere dalla diocesi - saranno comunicati a breve.

Nuovi incarichi in Curia, il messaggio del vescovo di Mileto

Il vescovo di Mileto - Nicotera - Tropea, Attilio Nostro, ha scelto l'inizio del tempo di Quaresima, in cui «la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo e sua Sposa, è chiamata a ripercorrere il cammino dello Sposo nel suo itinerario verso la Pasqua che ci ha redenti», per annunciare i cambiamenti nel governo della Curia vibonese. «La nostra amata Diocesi di Mileto Nicotera Tropea - ha detto nel suo messaggio indirizzato alla comunità diocesana - è chiamata alla conversione e alla preghiera, per riscoprire proprio questa sua vocazione sponsale».

«Il primo dei segni che Gesù compì (Gv 2) riguardò proprio uno sposalizio: il Signore intervenne con tempestività, per intercessione di Maria sua madre, cambiando l’acqua in vino e salvando, così, quelle nozze. Ma come mai i loro nomi non vennero menzionati? Quelle nozze sono le nostre nozze, quei nomi sono i nostri nomi», ancora le parole del presule, nell'aggiungere: «L’acqua che Gesù trasforma è la nostra acqua (incolore e insapore) che diventando vino porta gioia e vita alla nostra Alleanza con Dio».

Una Chiesa che opera nel nome del Signore

«In questi mesi - ancora il vescovo - ho pensato spesso a me stesso come quel maestro di tavola di questo episodio evangelico. Nell’ascolto di tanti confratelli sacerdoti ho sperimentato proprio quello stesso stupore nel vedere la Grazia di Dio che operava anche nei loro cuori questa trasformazione. E sono loro grato, perché ho visto in essi il vivo desiderio di affidarsi a me come loro pastore e padre, riconoscendo nei loro racconti l’amore che hanno per il Signore e per la Chiesa».

«Adesso - spiega monsignor Nostro - è tempo di Grazia ulteriore: tutti noi siamo chiamati ora a intraprendere un ulteriore cammino nuziale, fatto di desideri e sogni, di progetti e promesse, di impegni e voti sponsali. Mi riferisco in particolare a coloro che mi aiuteranno in modo più prossimo a servire e sostenere le tante esigenze della nostra Diocesi».

Un presbiterio unito

In questi cinque mesi mi sono affidato alla preghiera incessante per essere illuminato e assistito da Dio nel discernere la sua volontà riguardo i sacerdoti che mi ha affidato, convinto che in ciascuno di loro sia presente una perla preziosa e unica, da valorizzare appieno.

Padre Ermes Ronchi, predicando gli esercizi spirituali alla Conferenza Episcopale Calabra ha iniziato rimarcando la differenza tra “ruolo” e “compito”: il primo rimanda ad una lista di cose da fare, il secondo invece parla di persone da portare al loro pieno compimento!


PER APPROFONDIRE: Mileto, l’invito del vescovo Nostro: «Preghiamo per la pace»


Ecco cosa desidero per la nostra Diocesi: un presbiterio unito, capace di portare a compimento il progetto che Dio ha su ciascuno di noi! Il senso di questa unione e di questa corresponsabilità sta anche nel numero dei sacerdoti coinvolti in questa riforma della Curia Diocesana: sono più di 70! Molte sono le membra, ma uno solo è il Corpo (cfr. 1Cor 12,12-27) e questo Corpo sarà chiamato a servire i fratelli e camminare nei sentieri tracciati dal Signore per il suo popolo.

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