Avvenire di Calabria

Natale, mons. Marcianò (ordinario militare) su migranti a Lampedusa: «riscoprire la visita come dono»

di Redazione Web

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“Quante persone, quante Nazioni, quante leggi scartano i migranti! Quanti occhi non riconoscono il valore della vita che voi, militari e forze di polizia, sapete vedere in ogni persona umana. E la vostra gioia è poter sottrarre alla morte e alla paura tanti uomini, donne e bambini, a volte soli perché mandati dai genitori verso un futuro di speranza”. Lo ha detto l’ordinario militare, mons. Santo Marcianò, nell’omelia alla messa con le forze armate, le forze dell’ordine e i corpi dello Stato che operano nell’isola di Lampedusa, celebrata ieri nella parrocchia San Gerlando.

“Il soccorso non basta, l’accoglienza non basta: voi lo sperimentate continuamente – ha aggiunto -. C’è un vero e proprio aiuto da organizzare, da mettere in campo. C’è l’opera attenta di vigilanza con cui le forze di polizia affrontano situazioni irregolari e criminali, trasporti illeciti, trafficanti di morte e di uomini”. “Come si può pensare di essere civili se si è indifferenti di fronte alla vita umana?”, si è chiesto il presule. “La domanda cruciale, alla quale deve dare risposta la cultura, la democrazia e la cosiddetta civiltà è: ma ha ancora valore e dignità la vita umana? È urgente vincere l’indifferenza: alla luce del Vangelo”.

Dall’arcivescovo l’invito a “riscoprire la visita come dono”. “E noi siamo visitati. Visitati dai migranti che qui approdano, con i loro drammi ma con le culture, la loro originalità e preziosità. Forse quando nella vita siamo visitati da qualcuno non è sempre piacevole, facile, atteso… ma sempre può diventare la novità di una risorsa, può diventare un dono. Se l’Europa, se il mondo imparano il senso della visita, in fondo, imparano il senso della vita e del servizio alla vita; e tutti impariamo il senso del Natale: cos’è infatti Natale se non Dio che visita l’uomo? Che chiede all’uomo di accoglierLo”.

Fonte: Agensir

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