Avvenire di Calabria

L'amministratore unico di Atam illustra tutte le iniziative avviate sul fronte della sostenibilità ambientale

Nuovi Bus, ecco come Reggio Calabria diventerà più “green”

Giuseppe Basile: «La rivoluzione non sarà soltanto tecnologica, ma anche culturale. Fondamentale il nostro contributo per l'auspicato cambio di abitudini dei cittadini»

di Francesco Chindemi

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Nuovi bus elettrici andranno a completare l'attuale flotta dell'Atam, la principale azienda di trasporto pubblico locale della città metropolitana di Reggio Calabria, partecipata da Comune e Metrocity. Una novità che contribuirà a rendere più green il territorio reggino. Di questa rivoluzione non solo tecnologica, ma anche culturale, ne abbiamo parlato con l'amministratore unico, l'avvocato Basile.


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La svolta green dell’intero territorio metropolitano reggino e dell’area dello stretto potrebbe presto darla Atam. L’avvocato Giuseppe Basile, amministratore unico della principale azienda di trasporto pubblico locale i cui azionisti sono il Comune e la Metrocity di Reggio Calabria, annuncia una vera e propria rivoluzione non solo ambientale, ma anche culturale che, si spera, «possa incidere sulle abitudini dei cittadini, partendo proprio dalla mobilità».

In cosa consiste questa rivoluzione?

Innanzitutto nell’acquisto di 65 bus elettrici che andranno man mano a sostituire l'attuale flotta presente a Reggio Calabria. Un processo avviato grazie all’accesso di Atam ad una scheda del Pnrr (il piano nazionale di ripresa e resilienza) che prevede finanziamenti ad hoc. Altre risorse arriveranno dalla Regione Calabria. Un passaggio che non si limiterà solo alla sostituzione dei mezzi, ma sarà anche culturale.

In che modo?

Cercheremo, anche attraverso altre iniziative, di incidere nel cambio di abitudini e mentalità nella direzione della mobilità sostenibile che è uno dei parametri in base ai quali si valuta la qualità della vita di una comunità. Non ci militeremo, però, solo alla messa in esercizio dei mezzi ecologici, ma stiamo già individuando, altre ne realizzeremo, aree in cui lasciare le autovetture, per favorire l’utilizzo del mezzo pubblico. C’è un doppio interesse. Incrementare l’utenza aiuta a migliorare la qualità dell’ambiente e allo stesso tempo permette ad Atam di investire in qualità e servizi.

È sufficiente tutto questo a far cambiare abitudini ai cittadini?

È ovvio che servono altri strumenti. Tra questi c’è il bonus trasporti, la misura recentemente introdotta dal governo, grazie alle risorse legate alla transizione ecologica, con cui si intende disincentivare l’utilizzo del mezzo privato. Ecco perché non deve essere inteso solo come un beneficio rivolto agli studenti, ma a tutti i cittadini. Muoversi su un mezzo pubblico conviene all’ambiente, ma anche al portafogli.

Oltre ai bus elettrici, su quali altre modalità di trasporto green per Reggio Calabria Atam sta lavorando?

Il car sharing è un servizio che noi già mettiamo a disposizione da anni. Consta di un parco auto abbastanza giovane composto da circa 30 mezzi, di cui due vetture “full electric”. Fino ad oggi, complice la pandemia e la limitazione degli spostamenti sia per lavoro che per tempo libero, ha stentato a prendere piede. D’altronde si è registrato un calo anche a livello nazionale, con una ripresa che abbiamo potuto registrare soprattutto in questi mesi estivi. Ovviamente il car sharing è solo una piccola porzione dell’offerta di mobilità che si integra, però, con la fetta più grossa del nostro servizio.

Una città più a misura d’uomo, con meno mezzi privati e più trasporto pubblico è possibile?

È la sfida da cogliere nel presente e che non possiamo perdere nel prossimo futuro. Una città che voglia definirsi moderna, non può essere assoggettata al traffico veicolare, ma deve essere vissuta appieno dai propri abitanti. Avere una città migliore e a misura d’uomo significa liberarla da questa morsa, disincentivando l’utilizzo del mezzo privato. Rinnovare il solo parco bus, tuttavia, da solo non basta.


PER APPROFONDIRE: Mobilità sostenibile, l’Atam ragiona sui progetti di sviluppo grazie al Pnrr


È necessario rendere più efficace il servizio, potenziarlo e, soprattutto, in una dimensione anche sociale, renderlo commercialmente più conveniente. E Atam, in tutto questo, non vuole rimanere a terra, ma raggiungere la destinazione senza interruzioni lungo il percorso già intrapreso.

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