Avvenire di Calabria

Il santo nato in provincia di Chieti è considerato il riformatore dell'organizzazione assistenziale negli ospedali

Oggi è San Camillo de Lellis, patrono degli infermieri e dei malati

Ha fondato l'ordine dei Camilliani che si distingue per l'abito caratterizzato dalla croce rossa di stoffa cucita sul petto

di Redazione Web

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La Chiesa celebra oggi, 14 luglio, San Camillo de Lellis, patrono dei malati e degli infermieri. È considerato non a caso un innovatore, per i suoi tempi, dell'organizzazione assistenziale negli ospedali.

San Camillo de Lellis può essere definito, di fatto, il fondatore dell'assistenza infermieristica. La sua testimonianza ci è lasciata nelle "Regole per ben servire i malati": una preziosa testimonianza di tecniche infermieristiche finalizzate al benessere del malato.


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Nato a Bucchianico, nelle vicinanze di Chieti, il 25 maggio del 1550, è soldato di ventura. Persi i suoi averi al gioco, si mette al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Convertitosi ed entrato nell'Ordine, per curare una piaga riapertasi torna a Roma nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, dove si dedica soprattutto ai malati.

Consacratosi a Cristo Crocifisso, riprende gli studi al Collegio Romano e, divenuto sacerdote nel 1584, san Camillo de Lellis fonda la Compagnia dei ministri degli infermi. L'ordine dei Camilliani si distingue fin da subito da altri per lo spirito della sua opera legata alla carità misericordiosa e per l'abito caratterizzato dalla croce rossa di stoffa sul petto, ponendo le basi per la figura dell'infermiere e del cappellano come li vediamo oggi.

San Camillo muore a Roma nel 1614, all'età di 64 annie viene canonizzato nel 1746 da papa Benedetto XIV. Leone XIII lo dichiarò, nel 1886, patrono degli infermi e degli ospedali, Pio XI lo proclamò patrono degli infermieri nel 1930 e Paolo VI, qualche decennio più tardi, protettore particolare della sanità militare italiana. La sua festa liturgica ricorre il 14 luglio.


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L’Ordine dei Camilliani ha avuto un progressivo sviluppo lungo gli abbondanti quattro secoli che costituiscono la sua storia, fatti salvi alcuni momenti difficili nel Settecento e nell’Ottocento. Nel tempo si sono formate comunità di religiose e poi le Ministre degli Infermi ed ancora sono sorti in varie parti del mondo gruppi di laici, uomini e donne, che hanno fatto proprio il carisma e la missione di San Camillo: tutti insieme, Ordine in testa, costituiscono “La Famiglia Camilliana”.

Il carisma di San Camillo de Lellis

San Camillo de Lellis è considerato il primo grande riformatore della professione infermieristica e dell’organizzazione assistenziale negli ospedali. Oltre alla cura del corpo, chi assiste il malato, secondo San Camillo, avrebbe dovuto farsi carico dello spirito. Qualcosa di radicalmente diverso da quanto accadeva negli ospedali dell’epoca, dove i malati erano abbandonati a loro stessi. Un carisma a cui ancora oggi si ispirano coloro che si dedicano alla cura dei malati.

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