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Domani la Chiesa festeggia San Tommaso. Il discepolo del «se non vedo non credo», particolarmente venerato in India
Il giorno 3 luglio, che secondo la tradizione è quello della sua morte incontrata in India dove stava portando la Parola di Cristo, ricorre la memoria liturgica di uno degli Apostoli di Gesù che da sempre, insieme a Pietro, è sentito più vicino al cuore dei fedeli. Si tratta di san Tommaso, che nei Vangeli è chiamato Didimo (ovvero gemello) ma che per i più è semplicemente il miscredente.
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San Tommaso infatti viene ricordato soprattutto per un singolo episodio che lo vede protagonista dopo la resurrezione di Gesù. Viene raccontato nel Vangelo di San Giovanni. Dopo la risurrezione Gesù apparve ai discepoli e mostrò loro le sue ferite. Tommaso era assente e quando gli dissero che avevano visto il Signore non volle credere loro e disse: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò» (Gv 20, 25.27[1]). Otto giorni dopo Gesù ricomparve ai discepoli. Questa volta Tommaso c'era: mise il dito nella ferita del costato di Cristo e si convinse che Cristo era risorto.
Quello raccontato da Giovanni, tuttavia, non è l'unico episodio in cui San Tommaso appare nella narrazione dei Vangeli. Il poco che sappiamo con certezza di lui deriva dai vangeli sinottici; ci sono poi molte altre fonti, tra cui un vangelo scritto di suo stesso pugno, mai del tutto accertate, dalle quali si è ricostruito il resto della sua vita dopo l’ascesa al cielo di Gesù Cristo.
San Tommaso fu uno dei dodici che Cristo chiamò intorno a sè quando decise di iniziare la sua predicazione pubblica che lo avrebbe condotto alla crocefissione. Insieme a san Tommaso, così come ci raccontano i Vangeli ufficiali, vennero chiamati anche Simone, che fu detto Pietro dallo stesso Cristo; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, san Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, colui che infine tradì il suo Maestro.
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Non sappiamo cosa facesse san Tommaso prima di incontrare Gesù, ma con tutta probabilità era un pescatore come gli altri. Ebbe la sorte di passare tre anni della sua vita con il Figlio di Dio, e nel Vangelo di Giovanni ci sono due episodi, prima della risurrezione, che lo vedono protagonista accanto a Gesù.
Oggi san Tommaso è protettore degli Architetti, dei Geometri e dell’India tutta. Le sue reliquie sono conservate nella Basilica di Ortona, dove furono traslate dall’isola di Chios dove il santo era stato sepolto. A partire dal XIII secolo si diffuse l’uso di compiere un pellegrinaggio lungo il cammino di san Tommaso, che va da Roma ad Ortona.
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