Piano Città: confronto tra il Comune e l’Agenzia del Demanio
«Obiettivi che riguardano aree strategiche della città in armonia con la progettazione in atto» Piano
L’olio del “Giardino della Memoria” di Capaci sarà consacrato anche quest'anno a Reggio Calabria, in occasione della Santa Messa Crismale che si terrà in Cattedrale Giovedì Santo.
Nella mattinata odierna, nel corso di un incontro organizzato dal cappellano della Polizia di Stato don Gianni Giordano presso la Parrocchia di Santo Stefano da Nicea di Archi, il Vicario del Questore di Reggio Calabria, dottor Angelo Morabito, ha consegnato all’Arcivescovo Metropolita della diocesi di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone, l’olio ricavato dal “Giardino della Memoria” di Capaci, a Palermo.
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
Nel luogo dove avvenne l’esplosione del 23 maggio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo ed i poliziotti della scorta, oggi sorge un giardino curato dall’Associazione “Quarto Savona 15”, fondata dalla vedova del caposcorta Antonio Montinaro, ove insistono diversi alberi di ulivo, ciascuno dedicato ad una vittima di mafia.
L’olio, distribuito anche quest’anno in tutte le diocesi italiane, sarà consacrato in occasione delle liturgie pasquali.
PER APPROFONDIRE: Vittime di mafia, Savino: «Contro i clan, insieme alla memoria serve impegno condiviso»
Sarà utilizzato per amministrare i sacramenti durante tutto l’anno liturgico.
Anche nelle diocesi di Locri Gerace ed Oppido Mamertina-Palmi, l’olio del “Giardino della Memoria” è stato consegnato nelle mani dei rispettivi rappresentanti ecclesiastici, monsignor Francesco Oliva e monsignor Giuseppe Alberti, dai dirigenti dei Commissariati di Polizia di Siderno e Palmi.
«Obiettivi che riguardano aree strategiche della città in armonia con la progettazione in atto» Piano
All’appuntamento hanno aderito associazioni e comitati di tutta la Calabria, insieme per rivendicare maggiore attenzione nel settore della sanità.
Il presule ai nostri microfoni ha condiviso alcuni suggerimenti. Ai sacerdoti ha detto: «Dobbiamo provare a stare dentro questo mondo digitale come testimoni, capaci di comunicare qualcosa».