
San Ferdinando, oltre la baraccopoli: «L’accoglienza dolce è la vera alternativa»
Lunedì 3 marzo il presidio per chiedere la chiusura del ghetto e promuovere un modello di inclusione abitativa ispirato all’esperienza di Riace
È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, finalizzata all’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e sei ai domiciliari) emesse nei confronti di altrettanti soggetti della Piana di Gioia Tauro ritenuti responsabili, a vario titolo - in qualità di datori di lavoro, caporali e faccendieri - di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro [caporalato] e intestazione fittizia di beni. Gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Caserta e dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, stanno eseguendo anche perquisizioni domiciliari a carico degli indagati. Sequestrata anche un’azienda agricola. Impiegati 80 uomini e donne della Polizia di Stato.
“Rasoterra” è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato hanno dato all’operazione nell’ambito della quale, dalle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria e nella città di Caserta sono stati eseguiti arresti, perquisizioni e sequestri di beni per episodi legati al fenomeno del caporalato verificatisi nella Piana di Gioia Tauro tra giugno 2018 e giugno 2019. Le indagini svolte dal Commissariato di Gioia Tauro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria - sotto le direttive dei magistrati della Procura della Repubblica di Palmi-fanno luce su alcune vicende di grave sfruttamento lavorativo nelle campagne della Piana di Gioia Tauro di numerosi migranti di origini subsahariana alloggiati nella baraccopoli di San Ferdinando, smantellata nel mese di marzo 2019.
Lunedì 3 marzo il presidio per chiedere la chiusura del ghetto e promuovere un modello di inclusione abitativa ispirato all’esperienza di Riace
L’iniziativa nasce dalla volontà di offrire un supporto concreto alle persone che vivono in condizioni
Il 7 gennaio 2010 la rivolta dei migranti che porto alla ribalta nazionale la drammatica condizione dei migranti nella Piana di Gioia Tauro.