
Una firma che vale carità speranza e accoglienza
È partita la nuova campagna dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che racconta una Chiesa sempre più
«Speriamo che questa tregua duri. Loro hanno parlato di cinque giorni, ma spero che continui, altrimenti sarà un disastro. Gaza, ormai, è stata distrutta». A dirlo, a margine della XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici, padre Ibrahim Faltas, direttore delle scuole della Custodia di Terra Santa, consigliere della stessa Custodia, direttore della Casa Nova di Gerusalemme e membro della Fondazione Giovanni Paolo II.
«Penso - ha detto padre Ibrahim Faltas - che la tregua deve continuare e questa guerra deve finire. Chiedo a tutta la comunità internazionale che intervenga e di approfittare di questo momento affinché, dopo la tregua, non torni la guerra: lo avete sentito tutti che poi la guerra tornerà un’altra volta almeno per due mesi. Se in cinquanta giorni ci sono state più di 15mila persone uccise e più di 40mila feriti, possiamo immaginare quale sarà il bilancio in due mesi».
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
«La situazione è orribile - ha proseguito padre Ibrahim Faltas - ed è veramente molto difficile spiegare ciò che viviamo in questi giorni a Gaza, a Gerusalemme, a Betlemme, in tutta la Cisgiordania, al nord di Israele in Galilea, arrivano anche missili dal sud del Libano. È una situazione terribile dappertutto. Allora chiediamo, come ha detto il Santo Padre, di cessare il fuoco, di fare finire questa guerra e di trovare un accordo tra Palestinesi ed Israeliani per vivere in pace in questa terra».
«Io vivo lì da 35 anni - ha concluso padre Ibrahim Faltas - e dico che questo è il momento buono ed opportuno par fare la pace tra palestinesi ed israeliani e fare uno stato palestinese accanto allo stato israeliano e questi due popoli possano vivere in pace in Terra Santa».
Padre Ibrahim Faltas, con le scuole della Custodia di Terra Santa ha promosso in Calabria il Progetto “Il sole ri-sorge a Gerusalemme”. Il progetto pilota sottoscritto con la Regione Calabria ha preso il via con il coinvolgimento degli istituti scolastici che insistono sul territorio della diocesi di Rossano - Cariati.
PER APPROFONDIRE: La pace si insegna a scuola, al via progetto pilota in Calabria
Il Progetto è finalizzato all’educazione alla pace e alla fratellanza tra i popoli, attraverso attività di accoglienza, gemellaggi e scambi linguistico-culturali, destinati a studenti frequentanti le Scuole della Custodia in Terra Santa e le Scuole ricadenti nella Arcidiocesi di Rossano- Cariati.
Esso si propone di favorire la cultura del rispetto della diversità, creare luoghi di aggregazione e di convivenza interculturale in cui i giovani, provenienti da contesti caratterizzati da divisioni e conflitti, possano maturare esperienze significative per la loro crescita, umana, rafforzare l’autostima, la fiducia in se stessi e negli altri, interagire in luoghi dove, attraverso l’apprendimento funzionale, ludico e creativo della lingua e della cultura italiane, possano acquisire nuovi strumenti e modelli valoriali utili ad una replicabilità virtuosa nella loro Terra di origine.
È partita la nuova campagna dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che racconta una Chiesa sempre più
Un’opportunità importante per contribuire alla rigenerazione urbana attraverso soluzioni innovative e sostenibili Non guarda solo
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.