Avvenire di Calabria

Il Consiglio dei ministri ha approvato la bozza della legge di bilancio: tra le misure previste una riguarda anche la mega opera

Ponte sullo Stretto, in manovra c’è il finanziamento

Non solo il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, nel documento anche aiuti alle madri lavoratrici e il rinnovo del contratto del comparto sicurezza

di Redazione Web

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Dal Ponte sullo Stretto, al sostegno alle madri lavoratrici. Ma anche il capitolo pensioni e il rinnovo del contratto per gli operatori della sicurezza. Insieme ai soldi destinati alla sanità sono questi alcuni dei punti fermi al centro della bozza della legge finanziaria approvata dal Consiglio dei ministri.

Il Ponte sullo Stretto dentro la manovra, Salvini: «C'è il finanziamento»

Nella manovra di 24 miliardi di euro trova spazio anche il Ponte sullo Stretto. C'è dunque la copertura che prevede le prime tre quote di finanziamento per i primi tre anni. L'intero finanziamento per la realizzazione dell'opera, invece, si aggira attorno ai 12 miliardi di euro in proiezione pluriennale.


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Lo ha annunciato lo stesso vicepremier Matteo Salvini, a margine della riunione del consiglio dei ministri che questa mattina ha approvato la Legge di Bilancio.

Il ministro delle infrastrutture e trasporti ha poi assicurato che nella manovra «ci sono investimenti su ferrovie, strade, autostrade, alloggi universitari», insomma… ha aggiunto, «carta canta». Adesso l'obiettivo è iniziare i primi lavori «tra aprile e l'estate del prossimo anno», ha aggiunto ancora l'esponente del governo Meloni.

Non solo Ponte, cosa prevede la manovra

Il disegno di legge di bilancio approvato nel corso del consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Melini vale complessivamente «poco meno di 24 miliardi frutto di 16 di extragettito e per il resto di tagli di spesa».

Le priorità che «che avevamo annunciato vengono confermate: difendere potere acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila. È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini», ha spiegato la premier Meloni.

Altra misura riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi di euro per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori. La manovra, secondo quanto spiegato dalla premier, prevede 3 miliardi in più sul piatto della sanità.

Il capitolo pensioni

Il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l'età raggiunta solo se l'importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale.

Ci sarà inoltre una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c'è un decalago. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Contributi alle madri con più figli

Lo Stato pagherà i contributi a madri con due o più figli. Non saranno le madri dunque a a pagare i contributi a carico del lavoratore. A proposito di aiuti alle madri e alle famiglie, inoltre, dal secondo figlio in poi si prevede l'asilo nido gratis.

Autonomi, comparto sicurezza e sanità

Per gli autonomi confermati flat tax e acconto a rate. Un occhio di riguardo, infine, il governo lo ha inteso riservare al comparto sicurezza. «Priorità al rinnovo del contratto», ha assicurato a tal proposito la presidente del consiglio Meloni.


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«Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l'ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo comparto difesa e sicurezza».

«Oltre a questi 5 miliardi ce ne sono 2,3 sul tema della sanità», ha aggiunto la premier.

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