La devozione alla Madonna della Consolazione e il “nuovo” santuario: un legame tra fede e storia
Dallo storico Laganà a padre Pasquale Triulcio, un’occasione per scoprire e approfondire la storia della Basilica minore dell’Eremo.
Ci sono 18mila bambini in Calabria che hanno bisogno di aiuto per non morire di fame: ecco il dato sulla Povertà alimentare in regione. Un fatto che desta preoccupazione e che necessita di un intervento massiccio contro il crescente fenomeno delle povertà educative.
La punta dell’iceberg del disagio minorile in Calabria che purtroppo si associa alla povertà educativa è la presenza di oltre 18mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno avuto addirittura bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare a causa di situazioni di povertà. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
«La povertà alimentare ed educativa tra i minori – sottolinea la Coldiretti – è cresciuta per effetto della pandemia e della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare».
«In Calabria sono salite complessivamente a oltre 100mila le persone indigenti che sono costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari che – sottolinea la Coldiretti – hanno aiutato tra le categorie più deboli tra i quali i bambini sotto i 15 anni ma ci sono anche tanti anziani sopra i 65 anni, e migranti stranieri».
PER APPROFONDIRE: Educazione alimentare, 600 bambini coinvolti a Reggio Calabria
«La Calabria che sa accogliere, ha saputo mettere in moto la macchina della solidarietà per contrastare la povertà – conclude la Coldiretti – è cresciuta la sensibilità che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini».
Dallo storico Laganà a padre Pasquale Triulcio, un’occasione per scoprire e approfondire la storia della Basilica minore dell’Eremo.
Silvia Giandoriggio: «Hanno tranciato le docce pubbliche presenti nell’area che avevamo sistemato in questo sito frequentato da famiglie, bambini, anziani e persone con disabilità».
La nota della Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova chiarisce la posizione della comunità diocesana