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Il prefetto Massimo Mariani lascia dopo 4 anni e mezzo, la guida dell'Ufficio territoriale del Governo di Reggio Calabria, con destinazione Palermo dove ricoprirà lo stesso incarico. Il successore si insedierà ufficialmente venerdì. Una novità per la città calabrese dello Stretto che per la prima volta avrà un prefetto donna: si tratta di Clara Vaccaro che sarà anche Commissario straordinario del Governo per l'area del comune di San Ferdinando.
Il prefetto Massimo Mariani lascia oggi Reggio Calabria. Varcherà lo Stretto con destinazione Palermo. Sarà, infatti, il nuovo prefetto dell'importante capoluogo siciliano.
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Quattro anni e mezzo alla guida dell'Ufficio territorio del Governo, fanno del tarantino Mariani il prefetto più "longevo" a Reggio Calabria, dopo Rapisarda (1994-1999), dall'Unità d'Italia ad oggi. Insediatosi in riva allo Stretto dal 15 maggio del 2019, ha dovuto affrontare diverse emergenze. Non solo la questione migranti. Buona parte del suo mandato, infatti, è stato segnato dagli anni dell'emergenza dovuto alla pandemia da Covid-19.
Nel suo messaggio di saluto ai reggini, il prefetto Mariani non nasconde «profonda emozione», per quella che definisce «un'esperienza umana e professionale che mi ha profondamento segnato e che non potrò mai dimenticare».
All'emozione di lasciare Reggio, dice Mariani, «si aggiunge anche l'emozione di lasciare la Calabria, una terra in cui ho vissuto e lavorato complessivamente quasi 15 anni. Un territorio in cui convivono molteplici culture, un concentrato di storia che è anche la storia dell'Italia, parola cara a noi tutti, e che deve esserlo ancora di più per ciascun calabrese, poiché la parola “Italia” è proprio qui che ha le proprie origini».
Per l'ormai nuovo prefetto di Palermo, «l'aver prestato servizio a Reggio Calabria da Prefetto della Repubblica è stato un prestigioso coronamento di questo percorso».
Tante problematiche così come tante sono state le emergenze affrontate. Sono stati davvero «anni intensi» quelli vissuti al servizio di un territorio «complesso e affascinante, in cui si concentrano bellezze che lo rendono unico». Il pensiero del funzionario di Governo va, inevitabilmente, «ai mesi della pandemia», ma anche «alla persistente emergenza che ha in questi anni interessato le coste joniche, con gli innumerevoli sbarchi di migranti, soprattutto a Roccella Jonica».
Reggio Calabria, a detta di Mariani, «in questa come in altre circostanze ha dimostrato di saper reagire alle sfide. Ciò è stato possibile grazie al costante raccordo e alla sinergia tra i vari livelli istituzionali».
La pandemia, ricorda non a caso, «è stata affrontata con lo sforzo coordinato di tutti gli Attori istituzionali - Stato, Regione, Citta Metropolitana, Enti locali, sistema sanitario - a vario titolo coinvolti, attraverso un efficiente modello organizzativo».
Allo stesso modo, aggiunge Mariani, «l'accoglienza di migliaia di migranti sbarcati sulle coste joniche è stata resa possibile grazie ai diversi Comuni — Roccella Jonica in primis, ma anche Ardore, Portigliola, Siderno, Stilo - che hanno offerto il proprio solidale supporto e che sento il dovere di ringraziare, così come ringrazio tutti coloro — Forze di polizia, Croce Rossa, mondo associativo, Azienda Sanitaria Provinciale- che hanno partecipato a questo complesso sforzo organizzativo».
L’ormai ex prefetto della città dello Stretto, ribadisce come «estremamente importante è stato l'apporto del Comune di Reggio Calabria, in occasione degli sbarchi qui avvenuti, così come dei trasferimenti dei migranti provenienti da Lampedusa. Non posso non rivolgere il mio plauso e il mio ringraziamento- continua - al personale della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, per l'eccezionale opera svolta in mare in questi anni, che ha consentito di salvare migliaia e migliaia di migranti, spesso operando in condizioni molto rischiose».
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Ci sarebbe ancora tanto da raccontare, «ma - ancora le parole di Mariani - mi limito a sottolineare come questi siano modelli di azione coordinata e sinergica, in comunità di intenti, che possono consentire di affrontare tante sfide, prima fra tutte lo sviluppo di questa Città Metropolitana, così come della Calabria tutta».
Tra queste sfide, però, ricorda Mariani, «vi è ovviamente quella della ’ndrangheta, una vergogna che tanto incide sulla qualità della vita e sulle potenzialità di questa terra e che è nostro dovere affrontare e debellare». Una sfida, definita, «fondamentale che ha visto e continuerà a vedere in prima linea la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza, la Direzione Investigativa Antimafia: tanti, magnifici Servitori dello Stato, il cui altissimo livello professionale, la dedizione al dovere, lo spirito di servizio, hanno consentito di conseguire risultati commisurati alle loro straordinarie capacità».
«A ognuno di loro - prosegue . va il mio saluto e il mio ringraziamento, così come a tutti coloro che ogni giorno, con fatica e abnegazione, contribuiscono alla sicurezza e al benessere di questo territorio metropolitano».
Il più profondo ringraziamento «va alla Magistratura, così fortemente impegnata nell'indispensabile opera di ripristino della legalità, con risultati di grandissimo rilievo. Un grato saluto rivolgo ai Sindaci e agli Amministratori locali, con i quali ho condiviso molte fatiche. In questi anni ho cercato di essere loro vicino in ogni circostanza, ben consapevole di quanto sia importante e nel contempo difficile l'opera di chi è chiamato a fornire le necessarie risposte ai cittadini, nonostante le tante difficoltà organizzative e finanziarie che purtroppo affiggono tanti Comuni».
«Con loro saluto e ringrazio i Parlamentari, gli Assessori ei Consiglieri regionali,
Responsabili degli Uffici pubblici, le Organizzazioni sindacali, le Associazioni dei datori di lavoro, il mondo produttivo, sociale, culturale. Il loro ruolo è e resta fondamentale per la crescita di questa terra», ancora il neo prefetto di Palermo.
«Un pensiero riconoscente» anche agli organi di stampa e di informazione, per Mariani «attenti testimoni del nostro quotidiano operare. Un doveroso ringraziamento rivolgo infine ai Dirigenti e al personale tutto della Prefettura di Reggio Calabria, che in ogni istante mi ha saputo supportare con spirito di servizio e senso del dovere».
«Lascio Reggio Calabria - conclude il suo messaggio Massimo Mariani - con la serena consapevolezza di avere compiuto fino in fondo il mio dovere al servizio di questa comunità, le cui vicende continuerò a seguire da calabrese “d'adozione”, con l'auspicio di poterla vedere crescere e prosperare».
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È ancora un quadro preoccupante quello che emerge dall’ultimo report della Fondazione Gimbe
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