Avvenire di Calabria

La direttrice dell’Issr reggino, Annarita Ferrato, ha approfondito la grande sfida della credibilità

Prof di religione: non trascurare il ruolo educativo, è fondamentale

Tanti dei suoi studenti saranno i futuri prof di religione nelle scuola calabresi: ecco cosa c'è da sapere

di Annarita Ferrato *

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Annarita Ferrato è la direttrice dell'Istituto superiore di Scienze religiose di Reggio Calabria: tanti dei suoi studenti saranno i futuri prof di religione nelle scuola calabresi.

Il ruolo educativo del prof di religione

L’avvio del ciclo di incontri organizzati dalla Conferenza episcopale calabra (Cec) dal titolo “La comunicazione creativa dell’insegnante di religione. Una nuova carne per la trasmissione della Parola nelle scuole” rappresenta un’occasione propizia per porre l’accento sulla formazione dell’insegnante di religione cattolica. Si legge: «Professionista della scuola e riconosciuto idoneo dalla Chiesa, il docente di religione è uomo della sintesi, innanzitutto sul piano della mediazione culturale, propria del suo servizio educativo.


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Egli, infatti, deve favorire la sintesi tra fede e cultura, tra Vangelo e storia, tra i bisogni degli alunni e le loro aspirazioni profonde» (Nota Cei). Pertanto, il suo insegnamento esige una continua capacità di verificare e di armonizzare i diversi e complementari piani: teologico, culturale, pedagogico – didattico, affinché gli studenti possano acquisire la capacità di valutare i messaggi religiosi, morali e culturali offerti dalla realtà in cui vivono. L’insegnante di religione è, per sua natura, “insegnante – educatore”; da qui la necessaria padronanza, da parte sua, di tutta una serie di competenze: disciplinare, didattica, progettuale e organizzativa, valutativo – formativa e comunicativo – relazionale. Il docente di religione deve «sapere favorire un dialogo ed un confronto aperti e costruttivi tra gli alunni e con gli alunni, per promuovere la ricerca e l’apertura al senso religioso, sempre nel rispetto della coscienza di ciascuno» (Nota Cei).

L’Istituto superiore di Scienze religiose “Monsignor Vincenzo Zoccali”, che dalla sua nascita si propone di offrire risposte alle nuove domande formative di natura culturale, spirituale e pastorale che provengono da giovani e adulti, desiderosi di approfondire la propria fede e di aprirsi al dialogo con saperi diversi, offre non solo la formazione iniziale dell’insegnante di religione, ma anche il suo aggiornamento costante. Nell’ultimo anno, in continuità didattica, ha offerto corsi di aggiornamento, seminari, conferenze, incontri e dibattiti. Tra questi, una lunga tradizione ha la settimana teologica, annualmente organizzata quale qualificato momento di riflessione, formazione e aggiornamento.

In cantiere sono stati ulteriormente programmati, per il prossimo anno accademico, una serie di moduli formativi su temi di attualità e di scenario di rilievo antropologico e teologico, con esperti e successive esperienze laboratoriali, tendenti a sviluppare nel docente una sempre maggiore attitudine ad approcciarsi efficacemente alle diverse fasce di età degli studenti, alle loro aspirazioni profonde.


PER APPROFONDIRE: Ora di religione, l'intervista al prof-scrittore Franco Nembrini


Insegnanti professionalmente qualificati, dunque, ma anche – ricorda la presidenza della Cei – «testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita».


* Issr Reggio Calabria

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