Avvenire di Calabria

L'imprenditore Daniele Diano: «Ho aiutato i ragazzi ad abbandonare la narrazione negativa e fuorviante della nostra regione»

Progetto “Tra le case”, i giovani fanno tappa alla Dante Alighieri e a Confidustria

Prezioso dialogo con gli operatori della realtà accademica e del mondo imprenditoriale calabrese

di Redazione Web

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Prosegue il Progetto "Tra le case" che sta animando la realtà comunitaria della parrocchia Santa Maria Cattolica dei Greci in Reggio Calabria, guidata da don Valerio Chiovaro. L’obiettivo è quello di contribuire alla crescita responsabile di ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, attraverso una solidale sinergia con importanti Enti del territorio.

Progetto "Tra le case", i giovani della Cattolica visitano l'Università Dante Alighieri

Il 12 e 13 luglio 2022 sono due semplici date di un itinerario che vede più di un centinaio di giovani accompagnati nel percorso di crescita, attraverso il progetto “tra le case” realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia e con ente capofila la Parrocchia Santa Maria Cattolica dei Greci.


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Nell’aula Falcomatà dell’Università “Dante Alighieri” di Reggio Calabria - partner del progetto - due gruppi di giovani dell’attività “sogno/insegna”, accompagnati dal tutor educatore, la dott.ssa Elisabetta Martelli, sono stati accolti per avvicinarsi sempre più al mondo delle professioni, dell’Università, e più in generale, alla capacità di sapersi sognare proiettandosi nel futuro. In particolare, giorno 12 il primo gruppo di giovani ha avuto l’opportunità di mettersi in dialogo con il professore Vittorio Lenzi, che ha illustrato loro le opportunità formative offerte dall’Ateneo, tra le quali il corso di scienze e tecniche psicologiche e politiche per innovazione ed inclusione sociale.

Il secondo giorno, invece, un altro gruppo di giovani, accolto dott.ssa Martina Licastro, ha vissuto un momento di dialogo intergenerazionale tra professionisti e giovani. Il professore Lenzi, in qualità di psicologo e psicoterapeuta, nonché professore di psicologia dinamica presso la facoltà, ha introdotto i ragazzi nel mondo delle scienze psicologiche. La dottoressa Martina Licastro invece, giovane dottoressa magistrale in Politiche per l'innovazione e l'inclusione sociale e giornalista pubblicista, ha fornito ai ragazzi una chiave di lettura nuova rispetto alla professione dell’assistente sociale che spesso rischia di essere, così come anche la professione dello psicologo, fuorviata dai pregiudizi della società attuale.

Prezioso il dialogo che si è creato tra professionisti e ragazzi, ed ancora più preziose le loro risposte alle domande: “ma per lei che cosa significa sognare?”
La dottoressa ha risposto: “è il motore della mia vita, ho il sogno di diventare giornalista professionista. Ascoltatevi, comprendete quello che volete realmente”
La risposta del prof. Lenzi: “anche io, come alcuni di voi alla vostra età, ero arrabbiato e negativo e per questo non riuscivo a sognare. Le ombre però devono convivere con i sogni. Il mio sogno forse era confuso, quasi posso descriverlo come un atto di fede, ma ero sicuro che l’obiettivo nella mia vita era di incidere nelle cose che mi circondavano. Questo mi ha permesso di convivere e mitigare con tutti gli aspetti negativi… Rintracciate il sogno dentro di voi, perché c’è, anche se non lo sentite. Perché abita dentro di voi. Rintracciatelo ed ascoltatelo”.

Tornati alle Casa della Comunità, dove si svolgeva per tutta la settimana il campo semiresidenziale “E…state tra le case”, i ragazzi si sono confrontati sul “sogno che in-segna”, contenti per questi giorni spesi a costruire un futuro che renda più “comunità” ogni ambiente. Grati all’Università “Dante Alighieri”, ai professori e al Rettore Prof. Antonio Zumbo per la calorosa accoglienza, per questo ulteriore sogno che ha insegnato.

L'incontro con Daniele Diano, presidente di Piccola Industria Confindustria Calabria

Un altro appuntamento molto importante per i giovani e i ragazzi del Progetto "Tra le Case" è stato l'incontro con il Presidente di Piccola Industria Confindustria Calabria, Daniele Diano, che ha trattato un argomento a lui molto caro: il rapporto tra l’impresa e il territorio.
Da subito, il Presidente ha potuto constatare che l’interesse dei ragazzi era molto alto, ed ha intavolato una piacevole discussione sul tema della responsabilità sociale dell’impresa.


PER APPROFONDIRE: Approfondisci i dettagli del Progetto "Tra le case"


“Ho cercato di descrivere ai ragazzi l’impresa che conosco – ha dichiarato Diano -; l’impresa che offre opportunità di lavoro e di crescita sul territorio sul quale insiste; l’impresa che non si sottrae alla sua responsabilità, non solo legale, ma anche morale nei confronti dei propri lavoratori; l’impresa che è patrimonio non solo dell’imprenditore, ma anche di tutti coloro che vi lavorano e che attraverso il loro lavoro nell’impresa hanno la possibilità di vivere la loro vita progettando il futuro. Per me è stato molto interessante, perché ho potuto constatare che, anche i ragazzi più giovani, erano molto attenti ad aspetti e dettagli che non sono marginali né banali come le emozioni che un imprenditore prova durante la sua vita e la sua attività lavorativa. Sentimenti come la fiducia in sé stessi, nei propri collaboratori e nel futuro, ma anche sentimenti negativi come la solitudine e lo sconforto nei momenti di difficoltà e incertezza, che sono comuni a tutti coloro sui quali grava la responsabilità di una comunità come quella rappresentata da un’impresa”.

Un vero e proprio momento di incontro, in cui i ragazzi non si sono risparmiati, ponendo al Presidente Diano tantissime domande e facendo tantissime considerazioni, che hanno, da un lato alimentato la discussione, ma dall’altro, cosa più importante, rafforzato la speranza che abbandonare una narrazione negativa e fuorviante della nostra regione sia possibile e che si possa ancora credere e dare fiducia ai giovani.
“Ho visto sui loro volti – conclude Daniele Diano - la sorpresa e l’orgoglio mentre parlavo di fiducia nel futuro; mentre parlavo loro di quelle imprese calabresi che si ritagliano spazi importanti in ogni angolo del globo. Imprese calabresi conosciute e apprezzate per la qualità dei loro prodotti e servizi e per la loro capacità di innovare continuamente. Imprese calabresi che si tramandano di generazione in generazione, imprese che vantano centinaia di anni di storia”.

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