Avvenire di Calabria

Va in onda da venerdì 14 gennaio la seconda edizione di "Tu non sai chi sono io" il programma di Rai Play scritto da Alessandro Sortino

“Tu non sai chi sono io”, il programma sulla Covid Generation su Rai Play

Storie di giovani, di genitori e figli connessi con l’altrove. Storie di emozioni forti, a volte difficili da raccontare e mascherate nell’indifferenza

di Chiara Pelizzoni *

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Va in onda da venerdì 14 gennaio la seconda edizione di "Tu non sai chi sono io" il programma di Rai Play scritto da Alessandro Sortino con Arianna Ciampoli che racconta i giovani della "Covid Generation".

Rai Play, il programma sulla Covid Generation

Racconta storie emozionali e attuali, racconta quei muri che spesso si creano fra figli e genitori oltre i quali c'è solo il silenzio. Racconta la forza e il coraggio che i giovani protagonisti trovano per superarli quei muri ed emoziona il confronto con il mondo adulto, anche in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo.

Di tutto questo parla la seconda edizione di "Tu non sai chi sono io" il programma prodotto da Chiara Salvo per RaiPlay scritto da Alessandro Sortino con Arianna Ciampoli in onda da venerdì 14 gennaio. Storie di giovani, di genitori e figli connessi con l’altrove. Storie di emozioni forti, a volte difficili da raccontare e ancora di più scomode e mascherate nell’indifferenza. Dieci auto-racconti e rivelazioni fatte dai ragazzi stessi alle persone a cui sono più legati.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Fra le tante c’è quella di Isabella cresciuta con una disabilità e costretta fin da piccola a difendersi dai bulli a scuola. La sua rivelazione è rivolta alla madre che, per troppo amore, ha sempre negato la condizione della figlia e che adesso dovrà affrontare con consapevolezza, libera da pregiudizi. Poi Valerio, 21enne romano che lavora come cuoco ma insegue il sogno di diventare un rapper di successo. La sua vita è stata segnata da una data precisa, il 12 aprile 2017 quando suo padre venne arrestato davanti ai suoi occhi. Da quel momento Valerio si è caricato sulle spalle la responsabilità della famiglia. Un peso troppo grande per un adolescente che adesso vuole raccontare a sua madre quel dolore che per anni si è portato dentro, cercando di nasconderlo per proteggerla. 


PER APPROFONDIRE: Covid, l’allarme dei neuropsichiatri


È la "Covid Generation" come la definisce Alessandro Sortino. Ed ecco allora che la puntata che apre la serie è quella di Noor che racconta ai suoi genitori perché finito il lockdown non è più riuscita a tornare alla vita di prima e chiede loro perché non l'hanno capita quando sono iniziati gli attacchi di panico. E lo fa in una sorta di racconto corale che coinvolge tutta la sua comitiva, utilizzando come coming out del dolore una canzone che lei stessa ha scritto. Tante le storie. Tutte forti ed attuali per un programma emotivamente coinvolgente. 


* Famiglia Cristiana

** Foto: fonte Ufficio stampa Rai

Articoli Correlati