Avvenire di Calabria

La fotografia scattata dall'ultimo rapporto stilato dal Sole 24 ore giunto alla 33 esima edizione

Qualità della vita, la Calabria resta sul fondo: Reggio perde posizioni

La conclusione: «C'è un Italia a due velocità. Tutte le città calabresi occupano la parte bassa della classifica: tra il 95 esimo e l'ultimo posto

di Redazione Web

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La 33 esima indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 ore incorona Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze, male le città della Calabria che si collocano tutte dal 95 esimo posto in giù. Tra le peggiori 10 città italiane per qualità della vita ben tre sono calabresi: Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria.

Qualità della vita, sul fondo la Calabria

Dai numeri emerge l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione. Ai record spalmati tra Nord e Centro, fanno da contraltare i piazzamenti del Sud, ancora in coda alla classifica. Crotone veste la maglia nera per il terzo anno, collezionando record negativi anche nelle sotto classifiche: è ultima in «Ricchezza e consumi» e «Cultura e tempo libero». Al di là del singolo caso (si veda a pagina 22), quello che vede nel Mezzogiorno il fanalino di coda del Paese è un fenomeno esteso e radicato.


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Le posizioni dall’81 esima alla 107 esima sono tutte occupate da province del Sud, incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania (91 esima) Napoli, Taranto (101 esima) e Reggio Calabria (102 esima). Le calabresi, in particolare, si concentrano tutte dalla 95 esima posizione in poi. Risalendo dal fondo, le prime non del Mezzogiorno che si incontrano in graduatoria sono (Latina 80 esima) e Frosinone (79 esima). Poco più in alto la prima del Nord, Rovigo, che scivola al 77° posto perdendo 16 posizioni.

Qualità della vita, le peggiori in Calabria

La migliore delle calabresi per qualità della vita, secondo l'indagine del Sole 24 ore giunta alla 33 esima edizione, è Cosenza. Il capoluogo silano, nella classifica finale, stilata tenendo conto di tutti gli indicatori presi in esame, si colloca 95 esima su 107. Scende di 7 posizioni rispetto allo scorso anno, seguita da Catanzaro. Il capoluogo di Regione resta stabile al 96 esimo posto.

Peggio, ancora tra le città calabresi, fanno Reggio Calabria, 102 esima, che perde una posizione rispetto all'indagine dello scorso anno; Vibo Valentia (103 esima), che guadagna una posizione e Crotone che resta fanalino di coda, chiudendo la classifica al 107 esimo posto.

Reggio Calabria, tra criticità e buone performance

In particolare, Reggio Calabria fa un balzo di 40 posizioni per quanto attiene all'indicatore "Affari e lavoro" dove è 58 esima, facendo registrare buone performance per l'avvio di Start up innovative: è 52 esima. Mentre è al 10 posto per l'imprenditorialità giovanile. Meno bene, invece, rispetto al fenomeno dei "Neet", ossia i giovani che non lavorano e non studiano (96 esima) e il dato relativo al tasso di occupazione (101 esima).

La qualità dei servizi continua ad essere l'anello debole della città calabrese dello Stretto. Reggio scende di 25 posizioni collocandosi al 105 esimo posto, ossia terzultima. Guardando ai sotto indicatori (asili nido, aree giochi, pediatri, scuole accessibili) emerge che non è una città metropolitana a misura di bambino (103 esima posizione).

Bene la qualità dell'aria (11 esima), meno bene se guardiamo alla gestione dei servizi ambientali e, nel complesso, all'ecosistema urbano (raccolta differenziata, consumi idrici, trasporto locale) dove si colloca al 93 esimo posto. È 45 esima, invece per offerta dedicata ai giovani (aree sportive, concerti, nozze, primo figlio…).


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Arranca ancora l'offerta culturale. Reggio rimane ferma al terzultimo posto, peggio di lei fanno le altre calabresi Vibo e Crotone. Tuttavia, nell'ultimo anno, si registra un incremento del numero di libreria che colloca la città dello stretto al 40esimo posto. Un dato che fa ben sperare, nonostante tutto.

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