Avvenire di Calabria

Monsignor Fortunato Morrone ha potuto conoscere i primi cittadini dei centri delle aree ioniche e tirreniche

Reggio Calabria, l’arcivescovo Morrone ha incontrato i sindaci del territorio

Il vescovo reggino si è impegnato a nome della comunità ecclesiale a portare la buona notizia della bellezza

di Pietro Sergi

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Reggio Calabria, l'arcivescovo Morrone ha incontrato i sindaci del territorio. Il presule ha potuto conoscere i primi cittadini dei centri delle aree ioniche e tirreniche.

Reggio Calabria, l'arcivescovo Morrone ha incontrato i sindaci del territorio

Un clima di cordiale accoglienza, di attesa e curiosità, di fiduciosa disponibilità ha caratterizzato i due incontri di monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, con i sindaci dell’area tirrenica e di quella grecanica, le due aree della città metropolitana reggina, il 12 e il 19 febbraio.


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Hanno preso parte quasi tutti i sindaci e alcuni assessori in rappresentanza, per condividere col presule le difficoltà del proprio servizio, le attese di sostegno e la gratitudine per la collaborazione già in atto con tanti parroci, sacerdoti e comunità ecclesiali.

Dal dialogo è subito emersa la difficoltà che i primi cittadini sperimentano in questo cambiamento d’epoca, in cui si sperimenta la confusione e l’instabilità a tanti livelli, situazione che fa percepire la posizione di frontiera, lo stare sul “diaframma” tra lo Stato e i cittadini, protesi a rispondere ad entrambi con i mezzi non sempre sufficienti e di pronta risposta ai bisogni, spesso esposti ai possibili malumori e al chiacchiericcio dei social.

La diversità di configurazione del territorio, della densità di popolazione, dello stile di mentalità e cultura, manifesta una comunanza di bisogni e di problemi: la disaffezione dei giovani alla politica, l’emergenza educativa a tutti i livelli, le povertà economiche e umane, lo spopolamento, lo spopolamento, la povertà delle infrastrutture (Ospedale Evoli, Statale 106, urgenza del doppio binario ferroviario, ecc).

Monsignor Morrone è intervenuto illustrando il percorso della Chiesa che ha motivato questo incontro: il cammino sinodale impegna ogni comunità cristiana e ogni cristiano ad assumere lo stile dell’ascolto e dell’incontro, ad accogliere ogni differenza e immedesimarsi nella posizione espressa da ognuno.


PER APPROFONDIRE: Nuovi poveri a Reggio Calabria, tantissimi sono “ex” precari


Molti problemi manifestano una debolezza educativa e un recupero delle ragioni dell’impegno al servizio per il bene comune, alla nobile arte della politica come ricerca del bene comune nella polis.

Il vescovo si è impegnato a nome della comunità ecclesiale a portare la buona notizia della bellezza, della gioia, della giustizia, affinché sia evidenziata e difesa la ricchezza dell’umano nella nostra amata terra, il valore della vita e della nostra cultura; si è detto disponibile a favorire l’incontrò e l’interlocuzione con le istituzioni regionali e a rendere stabili le occasioni di incontro con i sindaci stessi.

Ha espresso soddisfazione per la collaborazione già in atto tra parroci e comunità per la valorizzazione del territorio, la tutela dei più bisognosi e delle tradizioni culturali locali e ha ricordato che la strada maestra è segnata dalla collaborazione e dalla sinergia, dichiarando che la Chiesa vuole essere presente e solidale tra le case e nei bisogni delle comunità.


* Vicario episcopale per la Cultura

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