Avvenire di Calabria

I fatti: l'attacco di Falcomatà a Renzi, lo sfogo della Marcianò su facebook e l'insofferenza del gruppo consiliare

Reggio Calabria: aumentano le divisioni nel Partito Democratico

Federico Minniti

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Pd, rumors romani raccontano di una riunione di partito infuocata dalle parole del sindaco di Reggio Calabria che avrebbe "rotto" l'alleanza con il segretario dei democratici. Una presa di posizione che non sorprende perché matura da una situazione molto delicata a Palazzo San Giorgio.

L'analisi: Tra facebook e (ex) rottamati

"È passato un anno. È ancora più dura". Un commento laconico affidato a Facebook: così Angela Marcianò ha commentato un video che la ritrae durante il Consiglio Comunale aperto di via Torricelli del 6 luglio 2016. Altri tempi in cui l’esecutivo Falcomatà viveva uno stato di forma decisamente diverso e l’assessore esterno ai Lavori Pubblici era «gomito a gomito» con il sindaco poche ore dopo l’incedio della sua autovettura. Un idillio, e ormai non è un mistero, che è finito. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la nomina della stessa Marcianò all’interno della segreteria nazionale del Pd (nonostante la stessa ad oggi sia ancora senza tessera). Un posto che Giuseppe Falcomatà percepiva come cucito su misura per sé stesso. Uno “sgarbo” maldigerito con tanto di trabocchetti allo staff dell’assessora che non ha esitato a rispondere per le rime. Insomma tutt’altro che un rapporto armonico. Ma non è l’unico. Ai “falcomatiani” di ferro si contrappongono gli over 50, ossia tutti quei consiglieri comunali messi fuorigioco dal giovanilismo dell’era renziana dello stesso Falcomatà. Un cerchio magico dal quale sono stati esclusi politici navigati (oltre che mattatori di preferenze) che seppur con posizioni distanti meditano da tempo di presentare il “conto” al primo cittadino. La nuova fase di Falcomatà, altresì, prevede l’applicazione del manuale Cencelli con una distribuzione parcellizata di alcune deleghe (tra Comune e Città Metropolitana) sinora rimaste ancorate alla fascia tricolore. Di certo gli animi rivoltosi dei “vecchi” del centrosinistra reggina unitamente alla crescente insofferenza dell’area–Marcianò (che gode di sponsor imponenti nel Pd calabrese e il sostegno di una buona fetta di società civile extra–partito) non fanno dormire sonni tranquilli a Falcomatà e i suoi. Per questo l’autunno – anticipando i tempi rispetto alle dinamiche legate alle Politiche – potrebbe riservare un possibile, il terzo, rimescolamento delle carte delle deleghe assessorili.

La nota del Capogruppo: Tornare ai congressi

"Congressi provinciali e regionali necessari per ripristinare una connessione diretta tra il partito democratico, il territorio e l'azione di governo che deve essere veicolata", lo ha dichiarato all'agenzia Dire il capogruppo del Pd al Comune di Reggio Calabria, Antonino Castorina, in merito all'apertura delle fasi congressuali dem nei circoli regionali e nelle federazioni provinciali. "È evidente - ha aggiunto Castorina - che c'e' necessita' di svolgere dei congressi per entrare nel merito delle questioni che si sviluppano. Una linea politica determinata e determinante che porti la Calabria a essere autosufficiente nelle scelte e nelle decisioni, nell'indirizzo da veicolare". "Non una Calabria suddita di scelte terze - ha affermato - ma una Calabria che puo' esercitare un ruolo da protagonista, che sia unita e coesa in una linea da percorrere". "Questo e' l'intendimento, una operazione di rinnovamento che sia non solo con persone nuove - ha concluso il capogruppo - ma soprattutto con un messaggio nuovo e con una nuova metodologia". La federazione dem dell'area metropolitana di Reggio Calabria, al momento, e' commissariata e retta dall'attuale responsabile regionale organizzazione Giovanni Puccio.

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