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Il Progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) del Comune di Reggio Calabria organizza un evento in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, che si celebra domani, venerdì 21 febbraio, in tutto il mondo. L'appuntamento reggino è alle ore 9:30 presso Palazzo San Giorgio, con un confronto ospitato nella Sala dei Lampadari.
L'incontro, dal titolo "Radici e Voci: La Lingua Madre come Ponte tra Culture", vuole sottolineare l'importanza della lingua come strumento di integrazione e valorizzazione delle diverse identità culturali.
La giornata si aprirà con i saluti istituzionali e la presentazione dell’evento da parte delle autorità locali, tra cui il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, l’assessore alle politiche sociali e minoranze linguistiche e lingua greca di Calabria Lucia Nucera, e la referente del Centro SAI di Reggio Calabria Francesca Azzarà e il responsabile della Cooperativa WORK Mario La Russa.
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Seguiranno le relazioni tecniche, che vedranno l’intervento di esperti del settore, tra cui il presidente del Club UNESCO SCILLA, Francesco Porcaro, il responsabile di EXODUS Calabria, Pasquale Ambrosino e la rappresentante di International House Maria De Martino.
Uno dei momenti più significativi dell'evento sarà la sessione dedicata alle testimonianze e alle espressioni linguistiche, curate dai beneficiari del Progetto SAI dei Comuni di Reggio Calabria, Ardore e Condofuri.
Attraverso racconti, letture e contributi in diverse lingue, i partecipanti offriranno una riflessione sulla lingua madre come simbolo di appartenenza e strumento di dialogo interculturale. L’evento si concluderà con un dibattito aperto e i saluti finali. La Giornata Internazionale della Lingua Madre rappresenta un’importante occasione per promuovere la tutela delle lingue come patrimonio comune e per riflettere sulla necessità di una società più inclusiva, in cui la diversità linguistica sia riconosciuta come una ricchezza.
Ogni anno, il 21 febbraio, si celebra la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita dall’UNESCO nel 1999 per promuovere la diversità linguistica e il multilinguismo. L’iniziativa nasce dal riconoscimento del ruolo fondamentale della lingua madre nella costruzione dell’identità culturale e nella promozione di un’educazione inclusiva.
La data del 21 febbraio ricorda un tragico episodio avvenuto nel 1952, quando alcuni studenti dell’Università di Dacca furono uccisi dalla polizia pakistana mentre manifestavano per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale. Da quel sacrificio è nato un movimento globale a favore della tutela delle lingue minoritarie, con l’obiettivo di preservare il patrimonio linguistico e culturale di ogni popolo.
Oggi, la Giornata Internazionale della Lingua Madre sottolinea l’importanza di un’educazione che tenga conto delle differenze linguistiche, favorendo percorsi inclusivi che garantiscano il diritto all’apprendimento nella propria lingua d’origine.
La lingua madre è molto più di un semplice strumento di comunicazione: rappresenta l’essenza dell’identità personale e collettiva, un ponte tra passato e futuro che racchiude storia, tradizioni e valori di una comunità. Proteggere la diversità linguistica significa promuovere la comprensione interculturale, contrastare l’omologazione e valorizzare il pluralismo culturale.
Secondo l’Unicef, il 40% della popolazione mondiale non ha accesso all’istruzione nella propria lingua madre, una condizione che limita le opportunità di apprendimento e riduce la possibilità di inclusione sociale. Questo dato evidenzia la necessità di politiche educative che rispettino la pluralità linguistica, offrendo ai bambini e ai ragazzi l’opportunità di studiare nella lingua in cui si sentono più sicuri e compresi.
La promozione del multilinguismo non riguarda solo la tutela delle lingue minoritarie, ma rappresenta una risorsa per l’intera società. Parlare più lingue facilita la comprensione reciproca, rafforza il dialogo tra culture diverse e favorisce la tolleranza interculturale. Anche per le comunità di migranti, mantenere viva la lingua madre significa preservare il legame con le proprie radici, trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio culturale d’origine e allo stesso tempo integrarsi più facilmente nel Paese di accoglienza.
In un mondo sempre più interconnesso, la diversità linguistica è una ricchezza da custodire e valorizzare. Per questo la Giornata Internazionale della Lingua Madre rappresenta un’occasione per riflettere sul valore delle lingue come strumenti di inclusione e coesione sociale, ricordandoci che ogni lingua è un tassello fondamentale della nostra identità.
Lo chef ha deliziato con la preparazione di un piatto di “chitarre all’arancia bionda tardiva
Lo yacht di lusso attracca nel porto cittadino con il suo carico di passeggeri internazionali, accolti tra cultura, tradizione e simboli dell’identità reggina.
L’esperienza è stata resa ancora più coinvolgente grazie a laboratori sensoriali e attività interattive Un