Avvenire di Calabria

Nella Basilica Cattedrale della città dello Stretto si è rinnovato l'omaggio alla patrona della Benemerita

Reggio Calabria, i Carabinieri hanno celebrato la Virgo Fidelis: esempio di fedeltà e prossimità

Il saluto del vescovo al neo prefetto Vaccaro e il «grazie» ai Carabinieri, Morrone: «La vostra presenza, essenziale»

di Redazione Web

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Questa mattina, presso il Duomo di Reggio Calabria, l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Cec ha presieduto la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Nel Duomo di Reggio Calabria, celebrata la Virgo Fidelis

Nella Basilica Cattedrale in occasione della celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri erano presenti numerose autorità civili, militari, religiose e della magistratura del distretto reggino. C’era anche il neo prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, insediatasi venerdì scorso in riva allo Stretto. Nei confronti della rappresentante territoriale del Governo, l'arcivescovo Morrone ha indirizzato parole di benvenuto e ringraziamento, nell'iniziare la sua omelia.

Il presule, in particolare, ha poi ringraziato gli uomini e le donne dell'Arma dei Carabinieri per il prezioso servizio di prossimità svolto a tutela del territorio e dei cittadini. «Una presenza, la vostra, preziosa ed essenziale», ha ribadito l'arcivescovo.


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Alla Celebrazione in Duomo, non hanno fatto mancare la loro presenza le rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma e quella degli studenti di vari istituti insieme ad una folta presenza di Carabinieri in servizio ed in congedo con i loro familiari.

A sottolineare la missione dei carabinieri, nel giorno in cui si ricorda anche l'eroica difesa del caposaldo di Culqualber, è stato - a fine celebrazione - il comandante provinciale dell'Arma di Reggio Calabria, il colonnello Cesario Totaro. «La giornata della Virgo Fidelis è la nostra missione che noi intendiamo svolgere anche in questa bella ma difficile terra di Calabria», ha detto Totaro.

Perché la Virgo Fidelis

La scelta della "Virgo Fidelis", come celeste Patrona dell'Arma, è ispirata alla fedeltà propria di ogni soldato che serve la Patria, che diventa caratteristica peculiare dell'Arma dei Carabinieri che ha per motto: «Nei secoli fedele».

La celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, ricade annualmente il 21 novembre, data della Battaglia di “Culqualber”. Il 21 novembre è, infatti, la ricorrenza di un glorioso fatto d’armi, avvenuto nel 1941 in Africa, durante la Seconda Guerra Mondiale, che si concretizzò nell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° Battaglione Carabinieri. Per quell’atto di eroismo, fu conferita alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

In ricordo dello stesso evento, Papa Pio XII, nel 1949, ha riconosciuto la Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, come Patrona dell’Arma dei Carabinieri.


PER APPROFONDIRE: I carabinieri compiono 209 anni, oltre due secoli di prossimità


Nell’occasione, il Comando Generale bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Patrona dei Carabinieri e a vincerlo fu lo scultore Giuliano Leopardi, che rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, leggeva in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse «Sii fedele sino alla morte».

La “prossimità” di Maria nella missione dei Carabinieri

Virgo Fidelis è il titolo di onore e di lode con il quale la Chiesa invoca la Madonna, Maria madre di Gesù, nelle Litanie Lauretane. Titolo che insigni cultori Mariani dimostrano risalire al periodo compreso tra l’XI – XII secolo e che esprime tutto il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio.

La diffusione e l'affermazione del culto alla "Vergine Fedele" si è così accostata con "l’Arma Benemerita”, in un binomio che evoca rassicurazione e fiducia nel cuore degli italiani, sentimenti dai quali, ora più che mai, non si può prescindere.

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