Avvenire di Calabria

Grande tristezza tra i volontari della Caritas diocesana per la scomparsa di Silviù (nella foto), clochard ormai stanziale all'interno della struttura abbandonata

Reggio Calabria, è morto il senzatetto multato qualche mese fa al “Girasole”

Il ricordo di don Michele D'Agostino: «Un altro fratello Invisibile senza lasciare niente si ricongiunge al Tutto»

di Federico Minniti

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Grande tristezza tra i volontari della Caritas diocesana per la scomparsa di Silviù (nella foto), clochard ormai stanziale all'interno della struttura comunale abbandonata del Girasole, nel quartiere Gebbione. Qualche mese fa è stato multato dai Vigili Urbani per occupazione del suolo pubblico (leggi qui la notizia): due giorni fa è tornato alla Casa del Padre.

Guardando il video potrete vedere anche un'intervista a Silviù.

Tra i primissimi ricordi apparsi sui Social network c'è quello di don Michele D'Agostino, direttore della Pastorale giovanile e volontario di strada: «Un altro fratello Invisibile senza lasciare niente si ricongiunge al Tutto. Caro Silviù, fratello furbetto sorridente, hai concluso questa esperienza terrena così faticosa, in un luogo di fortuna trovato per strada e nella solitudine che ti è stata spesso compagna. Le domande non servono a nulla, ma in questo momento scaturiscono solo i grazie soprattutto per aver incrociato i tuoi occhi, goduto del tuo sorriso, e accarezzato le tue ferite».

Prosegue don D'Agostino: «Adesso goditi la Pace e la Gioia Piena del nostro Dio Bello ed Eterno: l’unica Eredità per cui vale la pena vivere e che i poveri ci ricordano! Buon Cammino fratello! A Dio!».

Operatori e volontari della Casa di Lena profondamente colpiti da questa notizia giunta a poche settimane dalla morte di Florin, altro senzatetto morto di stenti tra l'indifferenza (quasi) generale della Città.

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