L’attività culturale del Circolo culturale G. Calarco prosegue venerdì 16 febbraio con la presentazione di “Quel che resta- L’Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni” di Vito Teti pubblicato da Donzelli editore (2017) che si svolgerà presso la sala del ‘Polo culturale Mattia Preti’ di Palazzo Campanella. Alla presentazione del libro, organizzata in collaborazione e con il patrocinio del Consiglio Regionale che sostiene le iniziative volte alla diffusione della cultura del territorio, sarà presente il Presidente Nicola Irto che porgerà i saluti istituzionali.
«Forse i grandi antropologi sono i grandi poeti della modernità, fondatori prima ancora che scopritori di un valore perenne che si rifrange , trasformandosi ma non perdendosi, nel fluire del tempo, delle civiltà e delle società che vivono e muoiono nel tempo» così scrive Claudio Magris nella prefazione al libro. «In questo libro, simbiosi di rigorosa analisi e di senso poetico della vita» (cit. Claudio Magris) la Calabria diventa paradigma per Teti che parla di una terra che ha sopportato invasori e conquistatori, terremoti e frane, malaria e latifondo, baroni e criminali, adesso fugge da sé stessa , non ha voce nemmeno per chiedere.
“Quel che resta”, definito dallo stesso Teti libro a lui «necessario», pone riflessioni e interrogativi a cui il lettore non può sfuggire e affronta temi che stanno a cuore dell’Autore come lo spopolamento, l’abbandono, l’emigrazione in una prospettiva di progettualità nuova e occasione di rigenerazione. Tanti, e intrecciati con la narrazione, sono i riferimenti autobiografici contenuti in questo libro intenso nel quale autobiografia, come scrive lo stesso Teti riferendosi a Corrado Alvaro, significa possibilità di rivivere, riscrivere, ripensare quanto ci è accaduto e anche quanto abbiamo immaginato e avremmo desiderato accadesse. La presentazione del libro è affidata allo scrittore reggino Saverio Pazzano, letture a cura di Cinzia Messina.