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Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato all’unanimità la mozione a sostegno dell’iniziativa popolare “Ma quale casa?” per l’inserimento del diritto all’abitare nella Costituzione. Una battaglia che vede il coinvolgimento diretto di amministratori, comitati, sindacati e associazioni cittadine.
Mercoledì 21 maggio, presso la Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio, si è svolta la conferenza stampa sulla mozione “Ma quale casa?”, proposta dal consigliere Saverio Pazzano e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Reggio Calabria. L’obiettivo è ambizioso: sostenere la raccolta firme per una petizione di iniziativa popolare che chiede l’inserimento del diritto alla casa nella Costituzione italiana.
Hanno partecipato alla conferenza, oltre a Pazzano, i consiglieri Gianni Latella e Giuseppe Giordano, insieme ai rappresentanti del comitato promotore: Giacomo Marino (Un mondo di mondi), Sandro Vitale (Ampa 25 Aprile), Maria Concetta Cancia (Reggio Non Tace), Francesco Alì (Sunia Cgil Calabria).
Nel suo intervento, Saverio Pazzano ha sottolineato la portata del problema abitativo: «Questa mozione è un segnale forte di attenzione da parte del Consiglio. Riflette il bisogno crescente di chi non ha casa o non riesce più a permettersela». Ha poi ricordato le mobilitazioni studentesche legate al caro-affitti, evidenziando come la questione tocchi trasversalmente giovani, famiglie, lavoratori e disoccupati.
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Gianni Latella, presidente della quinta commissione consiliare, ha ribadito il pieno sostegno dell’amministrazione: «Il diritto alla casa è una condizione essenziale per la dignità delle persone. Il Consiglio comunale ha voluto dare un segnale forte, consapevole dell’urgenza sociale che vivono tante famiglie reggine». Ha inoltre evidenziato l’impegno a favorire un’edilizia accessibile, con costi sociali equi e sostenibili.
Il consigliere Giuseppe Giordano ha sottolineato l’aspetto civico e partecipativo dell’iniziativa: «Con questa mozione, il Consiglio si fa promotore di un processo che mira a colmare divari e ingiustizie sociali. Come accaduto negli anni Sessanta e Settanta, è tempo di nuove politiche pubbliche capaci di creare vera mobilità sociale».
Ha inoltre ribadito che l’adesione del Consiglio non si limiterà al piano formale: «Il nostro impegno continuerà al fianco del comitato, con la raccolta firme e la sensibilizzazione della cittadinanza su un tema cruciale per il futuro della nostra comunità».
I rappresentanti delle associazioni hanno parlato dell’urgenza di nuove politiche abitative, che tengano conto di una società profondamente cambiata, dove anche molti lavoratori e lavoratrici non riescono più a sostenere il costo di un affitto. Il problema, hanno sottolineato, non riguarda solo chi è ai margini, ma ampie fasce di popolazione impoverite dalla precarietà e dall’innalzamento del costo della vita.
Tutti i presenti hanno lanciato un appello per la partecipazione attiva alla mobilitazione cittadina che partirà a breve per raccogliere le 50mila firme necessarie alla presentazione della proposta di legge costituzionale. La città di Reggio Calabria sarà dunque protagonista, con il suo Consiglio comunale, della battaglia civile per un diritto fondamentale da troppo tempo negato.
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