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Violenza di genere, l’impegno della Polizia di Stato
Al via la Campagna “Questo non è amore”. Il messaggio condiviso attraverso il racconto di una giovane coinvolta in un grave episodi: «Non voltarsi dall’altra parte, siamo tutti coinvolti».
Impossibile parlare di giustizia sociale senza volgere lo sguardo alle troppe disparità di genere che ancora caratterizzano il territorio reggino e calabrese.
Ne abbiamo parlato con Francesca Mallamaci, assistente sociale e responsabile del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio «Angela Morabito» per donne e minori vittime di violenza domestica e di genere a Reggio Calabria: «Si parla tanto di parità di genere. Certamente, tanto è stato fatto, ma ancora oggi nella nostra società, sui nostri territori, è presente un gender gap importante poiché, purtroppo, le condizioni sociali, economiche e culturali di uomini e donne sono ancora lungi dal vedere raggiunta una situazione di parità. Dalle cronache quotidiane - ha aggiunto sappiamo che ai progressi culturali non sono seguiti i fatti: sono in crescita i femminicidi e le situazioni in cui le donne sono costrette a scappare per tutelare se stesse e i loro figli da uomini maltrattanti, costrette a rinunce di vario tipo per una libertà che spesso si paga a caro prezzo incorrendo in diverse tipologie di vittimizzazione secondaria».
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Prosegue Francesca Mallamaci: «La disparità di reddito nelle stesse posizioni lavorative è ancora grande, i ruoli apicali o manageriali sono per lo più riservati agli uomini; la povertà è più forte tra le persone anziane di sesso femminile; l’impiego part-time delle donne è maggiormente presente rispetto alla popolazione maschile». «Gli atteggiamenti, le convinzioni e i modelli comportamentali, come ben sappiamo, si forgiano molto presto nell’infanzia. Insegnare questi valori alle giovani generazioni nell’ambito dell’educazione formale e non formale può contribuire significativamente a rendere inaccettabile la violenza contro le donne.
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La centralità dell’educazione di genere nella prevenzione della violenza è sottolineata anche dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, tuttavia non sono stati ancora previsti e resi operativi dei significativi piani straordinari contro la violenza di genere, soprattutto in campo scolastico, che per ottenere dei risultati ed essere efficaci dovrebbero includere nei piani triennali dell’offerta formativa», conclude Mallamaci.
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