
Intervento al cuore per il governatore Roberto Occhiuto: «Per qualche giorno sarò offline»
Sarà operato presso il Campus “Renato Dulbecco” di Catanzaro da un team di esperti guidato dal professor Pasquale Mastroroberto
La certezza, in attesa a sancirne l’ufficialità siano i leader nazionali della coalizione. Il fine settimana ha sancito un passaggio cruciale in vista delle regionali di autunno, Roberto Occhiuto è il candidato alla presidenza della regione Calabria per il centrodestra. È stato lo stesso deputato “azzurro” ad annunciarlo nel corso di un incontro che si è svolto sabato a Vibo Valentia dove ha incontrato i propri sostenitori. «Parto da Vibo perché col coordinatore Giuseppe Mangialavori abbiamo fatto un lavoro straordinario in questi mesi» ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera. Il progetto elaborato è il programma che sarà presto presentato ai calabresi.
Nei fatti, per il centrodestra la campagna elettorale è già iniziata, mentre per il centrosinistra la strada si presenta in salita, soprattutto dopo l’uscita di scena ufficiale di Nicola Irto, quale candidato Pd alla guida della coalizione del centrosinistra. A condizionare la scelta del consigliere regionale reggino, la ricerca di un’intesa centronistra-M5S che ancora non è arrivata. Come fatto per la fallimentare candidatura di Pippo Callipo, pare la scelta possa ricadere su un candidato espressione della società civile che possa accontentare tutti. Anche se non è impresa facile. Secondo alcuni rumors, amplificati anche dalla stampa nazionale si farebbero i nomi di Jasmine Cristallo, che viene dall’esperienza delle Sardine (ma lei –scrive il Corriere della Sera – «smentisce l’interesse»), ma anche di Florindo Rubettino, di Maurizio Talarico, di Nuccio Ordine.
Sarà operato presso il Campus “Renato Dulbecco” di Catanzaro da un team di esperti guidato dal professor Pasquale Mastroroberto
Il governatore ad Avvenire di Calabria assicura: «Nessun tagli di guardie mediche, saranno potenziati tutti i presidi che garantiscono assistenza e cura sul territorio».
La possibile chiusura delle guardie mediche e altri presidi sanitari a Reggio Calabria ha scatenato