Avvenire di Calabria

Nato nel 1993: in quasi trent’anni sono tante le attività sviluppate: ospedali, adozioni e sussidi

Rinnovato il gemellaggio tra Reggio Calabria e Rwanda

Nei giorni scorsi, si è tenuto l’incontro nella Curia reggina tra i due vescovi Morrone e Sinayobye

di Cinzia Sgreccia

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Rinnovato il gemellaggio tra Reggio e Rwanda. Nato nel 1993: in quasi trent’anni sono tante le attività sviluppate: ospedali, adozioni e sussidi. Ancora oggi, il paese africano attraversa una difficile crisi politico-militare. Nei giorni scorsi, si è tenuto l’incontro nella Curia reggina tra i due vescovi Morrone e Sinayobye Presente la delegazione del Moci territoriale

Gemellaggio Reggio Calabria-Rwanda

Si rinnova il gemellaggio tra Reggio Calabria e il Rwanda. L’occasione è data dall’Ottobre missionario: nei giorni scorsi, nella città dello Stretto, si è tenuto un importante incontro presso i locali della Curia arcivescovile reggina.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Centro missionario diocesano, nella persona del suo direttore, don Yves Pascal Nyemb, con la collaborazione del Movimento per la Cooperazione internazionale (Moci) di Reggio Calabria, rappresentato da Santo Caserta.

Ad affiancare la diocesi di Reggio - Bova e l’associazione da sempre impegnata nelle attività di cooperazione internazionale ci sono state anche due parrocchie reggine. Per l’esattezza si tratta di Santa Maria di Odigitria e San Giorgio martire. Un supporto comunitario, quindi, che ha “facilitato” il confronto tra l’arcivescovo di Reggio Calabria Bova, monsignor Fortunato Morrone, e il pastore di Cyangugu, diocesi del Rwanda, monsignor Edouard Sinayobye.


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All’appuntamento in Curia hanno partecipato anche il Vicario generale dell’arcidiocesi reggina, don Pasqualino Catanese, e il viceparroco di Santa Maria di Odigitria, don Antonio Ielo. «Seguite la spiritualità di Santa Teresa del Bambin Gesù» ha affermato il vescovo della diocesi del Rwanda, «che ha voluto imitare Gesù ed essere il cuore della Chiesa per poter amare il mondo intero».

Monsignor Sinayobye ha successivamente ringraziato la comunità presente per lo spirito di solidarietà con cui viene vissuto il gemellaggio tra le due Chiese anche con le adozioni a distanza sostenendo che «è il Signore a donare il suo entusiasmo».

Le attività in Rwanda

Il Rwanda, poco più grande della Lombardia, è reduce dal genocidio causato da politiche coloniali che hanno portato all’odio interetnico tra Hutu e Tutsi. Tra aprile e luglio 1994, ha causato 800mila vittime, 2 milioni di profughi e sfollati. Un Paese, devastato, che ancora oggi fatica a realizzare una democrazia pluralista e completamente libera.

Per raggiungere la città dalle campagne, occorrono fino a 7 ore a piedi, che corrispondono a circa 3 ore di macchina. Il gemellaggio tra le due Chiese è oggi quasi trentennale. Il primo “passo”, infatti, è stato mosso nell’ormai lontano 1993. Tra le opere realizzate negli anni, la ricostruzione dell’ospedale di Mibirizi, ad opera della Caritas, l’accoglienza presso il Seminario della diocesi reggina di quattro giovani, divenuti oggi sacerdoti, la realizzazione del Centro disabili di Nkanka, le opere di assistenza di Mewzi, le cooperative di vedove di Cyangugu, le adozioni a distanza dei bambini poveri, le scuole di Nyabitimbo, coordinate dai volontari del Moci.


PER APPROFONDIRE: Giornata missionaria, anche la diocesi di Reggio vi partecipa


Proprio sull’aspetto del volontariato è intervenuto anche il referente reggino del Movimento per la Cooperazione internazionale: «Senza il contributo solidale delle persone, niente sarebbe stato possibile. Le testimonianze di fede matura permettono di sviluppare, insieme, un percorso di speranza».

La visita del vescovo di Cyangugu, monsignor Edouard Sinayobye, a Reggio Calabria si è conclusa con la celebrazione di una messa presso la parrocchia di Santa Maria di Odigitria a cui è seguito un momento di confronto con la comunità del posto proprio sul tema delle missioni nei paesi poveri del mondo attraverso l’attività ecclesiale e la cooperazione internazionale.

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