Lavoro, la scommessa di Antonio: «ripartire a 50 anni»
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La Sanità è un tema sempre attuale in Calabria, anche se le problematiche del settore registrate negli ultimi vent'anni di commissariamento pare stiano esplodendo anche in altre aree del Paese, storicamente più attrezzate.
C'è una questione non solo legata alle risorse. Non si può pensare che le riforme dipendano solo ed esclusivamente da esse, ha sottolineato il Governatore Occhiuto nel corso dell'approfondimento di "Porta a Porta" sulla Sanità in Calabria e in Italia.
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C'è anche l'aspetto organizzativo da non trascurare ed economico legato ad un altro fenomeno: la privatizzazione del settore con la nascita delle cooperative dei medici a gettone. Un medico del sistema sanitario nazionale costa oggi tra i 6 e i 7 mila euro al mese, ma se quel medico si dimette e va a lavorare in una cooperativa a gettone costa 150 euro l'ora.
È questa la piega, secondo Occhiuto che è anche commissario della sanità in Calabria, che il sistema sanitario regionale stava prendendo, con le Asp che spendevano, solo per un medico a gettone, quasi 50 mila euro al mese.
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L'impiego dei medici cubani avrebbe contribuito quindi a notevoli risparmi. Tuttavia in questi mesi la Regione ha continuato a lavorare per procedere con i concorsi negli ospedali. Il problema della carenza di camici bianchi purtroppo è ancora evidente in Calabria.
Intanto sulla scia del tentativo di riforma della sanità calabrese, il Governatore Occhiuto, nella sua doppia veste anche di Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, ha deciso di affidare la reggenza di Azienda Zero al commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar.
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