
Oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica di San Francesco Saverio
Un “gigante” della Missione e grande evangelizzatore, fu il primo a predicare in Giappone. Nel 1927 viene proclamato patrono delle missioni insieme a Sante Teresa di Lisieux.
Questa martire della purezza, emula delle vergini dei primi secoli della Chiesa, nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890. Il corpo e le reliquie di santa Maria Goretti, la cui festa ricorre il 6 luglio, sono conservati a Nettuno, nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie.
La storia di santa Maria Goretti, così come la profonda devozione che i fedeli nutrono per lei, è un omaggio alle tante donne che ancora oggi sono vittime di uomini violenti e prepotenti.
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La purezza d'animo, radicata in una fede salda e feconda, con cui Maria Goretti si affacciava sul mondo fu per lei il tesoro più prezioso da difendere, perché quello era il suo modo di rendere Dio presente nella propria vita. Era nata nel 1890 a Corinaldo (Ancona) e con la famiglia era andata a vivere a Paliano e poi a Ferriere di Conca (frazione di Latina). Il 6 maggio 1900 il padre, mezzadro, morì di malaria e così i Goretti dovettero dividere la casa con i Serenelli. A 11 anni Maria fece la Prima Comunione e formulò il proposito di «morire prima di aver compiuto qualche peccato». Il giovane Alessandro di 18 anni, figlio dei coinquilini Serenelli, però aveva messo gli occhi su Maria e il 5 luglio 1902 la aggredì tentando di stuprarla e pugnalandola a causa della sua resistenza.
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Maria morì il giorno dopo, perdonando il suo assassino: questo sacrificio estremo portò lo stesso carnefice alla conversione.
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