Avvenire di Calabria

La lectio tenuta da padre Sergio Sala ha fatto riflettere i reggini su una lettura tratta dagli Atti degli Apostoli.

Sinodo, conclusa la prima tappa in Cattedrale

Tanti i fedeli che sono giunti nella Chiesa madre, ma notevole è stato il numero di reggini collegati in streaming

di Redazione Web

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Sinodo, conclusa la prima tappa in Cattedrale. La lectio tenuta da padre Sergio Sala ha fatto riflettere i reggini - molti collegati in streaming grazie ad Avvenire di Calabria - su una lettura tratta dagli Atti degli Apostoli.

Il racconto della prima tappa del Sinodo

La Basilica Cattedrale di Reggio Calabria ha ospitato i lavori della prima tappa del Sinodo voluto da papa Francesco per la Chiesa italiana. Tanti i fedeli che sono giunti nella Chiesa madre della diocesi, ma notevole è stato il numero di reggini collegati alla diretta streaming disponibile sui canali sociale di Avvenire di Calabria. Segno che l'appello lanciato dall'arcivescovo di Reggio - Bova, monsignor Fortunato Morrone, non è caduto nel vuoto.


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Così come spiegato dal Pastore reggino, il Sinodo si è mostrato in tutta la sua straordinaria sobrietà nel momento predisposto in Cattedrale con padre Sergio Sala della Compagnia di Gesù. Il gesuita accompagnerà i gruppi sinodali dell'arcidiocesi di fondazione paolina per i prossimi cinque mesi con altrettante riflessioni tutte basate sugli Atti degli Apostoli.

«Gli Atti degli Apostoli ci danno l'esempio di come cominciare i processi; - ha spiegato Sala - i primi cristiani hanno iniziato senza sapere bene come fare. Con l'aiuto dello Spirito Santo e mettendosi insieme hanno iniziato la grande storia del cristianesimo».


PER APPROFONDIRE: L'arcivescovo Morrone "detta" i tempi dei lavori del Sinodo a Reggio Calabria


Il "camminare insieme" non poteva che ripartire dalla Parola di Dio. Ne è convinto il Vicario generale dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, monsignor Pasqualino Catanese.

«Quello raccontato dagli Atti degli Apostoli è un modello alto, ma questo non ci deve spaventare. Tutt'altro: occorre recuperare quella logica ispirata dallo Spirito Santo», spiega Catanese. Il Vicario generale conclude: «Dobbiamo sempre metterci in ascolto del Signore per imparare a dialogare meglio tra di noi».

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