Strada di Santa Venere a che punto siamo? A chiederselo sono i residenti del borgo dell'altopiano di Reggio Calabria che a distanza di mesi dalle ultime promesse fatte dall'amministrazione comunale chiedono questa volta fatti e non parole.
«Siamo arrivati a novembre, ma sulla strada Puzzi - Santa Venere tutto tace». Ha parlare, questa volta, sono i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola del centro della periferia collinare di Reggio Calabria.
Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE
«Promesse su promesse», l'ultima rassicurazione, dicono, risale all'inizio dell'anno scolastico. In quella circostanza un gruppo di genitori manifestava insieme al dirigente dell'istituto moscato la preoccupazione delle condizioni della strada.
La questione è nota: «la mancanza di guardrail in molti punti, per non parlare del fondo stradale impercorribile. La promessa di un pronto intervento d'urgenza visto la grande pericolosità - affermano ancora i genitori degli alunni - è rimasti una parola al vento a discapito di chi ogni giorno espone a rischi la propria vita».
Tanta l'amarezza tra i residenti, ma anche la delusione. Le continue denunce, affermano, «così come l'ormai manifestata preoccupazione pare non siano prese in considerazione da nessuno».
PER APPROFONDIRE: Strada per Santa Venere, una vergognosa odissea. Brunetti: «Pronti al dialogo»
È una continua attesa. Una sorta di gara a resistere. I residenti affermano di non voler mollare e arrendersi proprio adesso che manca davvero poco al traguardo. Ma sollecitano l'amministrazione comunale reggina a non tergiversare, dopo i continui rinvii sulla fine lavori. La stagione invernale è dietro l'angolo.
«Non vogliamo mollare e arrenderci perché dopo gli interventi già effettuati da questa amministrazione manca poco per arrivare ad una strada che da anni non abbiamo mai avuto». Insomma, prima che arrivi la brutta stagione, vorrebbero, insieme ai lori figli, percorrere finalmente una strada sicura e degna di questo nome.
La presentazione a Palazzo Alvaro: «L’intento è istituzionalizzare la giornata attraverso iniziative che possano alzare l’attenzione sul territorio».
L’iniziativa promossa da Save the Children ha portato alla sigla di un patto tra Amministrazione comunale e studenti di quattro istituti comprensivi per risolvere numerose problematiche sollevate dai giovani cittadini.
La presidente Macheda racconta la genesi della cooperativa che ha offerto lavoro e impiego ad alcuni giovani di Armo.
