
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
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A due anni dal naufragio di Steccato di Cutro, che costò la vita a 94 persone, tra cui 35 bambini, e lasciò un numero imprecisato di dispersi, la Rete 26 Febbraio rinnova il suo impegno per la memoria e la giustizia con un programma di eventi diffusi tra Cutro, Crotone, Cosenza e Botricello. La presenza di familiari delle vittime e superstiti renderà ancora più significativo questo momento di riflessione e denuncia.
Ricordo, riflessione, proposta. Sono le parole chiave che caratterizzeranno il ricco programma di eventi promosso dalla Rete 26 Febbraio, in occasione del secondo anniversario della strage di Steccato di Cutro. A due anni dal naufragio - che causò la morte di 94 persone, tra cui 35 bambini, e un numero imprecisato di dispersi -, il coordinamento di associazioni e singoli cittadini, costituito all’indomani di quella tragedia, intende rinnovare il suo impegno nel mantenere viva la memoria, chiedere verità e giustizia, pretendere una politica comune europea di soccorso, accoglienza e asilo.
Il programma delle iniziative non si limita a momenti commemorativi, ma include anche dibattiti, mostre, eventi sportivi e artistici, coinvolgendo in particolare gli studenti delle scuole. L’invito a non dimenticare sarà veicolato attraverso iniziative a carattere sportivo, artistico e musicale, che prevedono anche il coinvolgimento degli studenti delle scuole: mostre, proiezioni, amichevole di calcio, concerto-lezione accompagneranno i partecipanti verso il giorno del drammatico anniversario.
Non mancheranno occasioni di confronto e dibattito: il convegno "Lungo le rotte a due anni dalla strage di Cutro: respingimenti, mancato soccorso, criminalizzazione, scomparse. Quali diritti? Quale verità? Quale giustizia?" offrirà un momento di approfondimento su mancati soccorsi, criminalizzazione delle ONG e scomparse.
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Il 26 febbraio, alle 4 del mattino, ci si ritroverà per una veglia su quella spiaggia dove hanno trovato la morte i migranti della "Summer Love". Successivamente, organizzatori, familiari delle vittime e superstiti incontreranno i giornalisti per spiegare cosa sia cambiato a ventiquattro mesi dal naufragio.
Nel pomeriggio, in piazza della Resistenza, ad essere ricordate saranno tutte le persone che hanno perso la vita alle frontiere, attraverso i "Lenzuoli della Memoria Migrante", sui quali verranno ricamati i loro nomi.
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