Don Mottola, a Tropea apre la casa del beato
Domenica scorsa è stata inaugurata una mostra dedicata alle opere e alla spiritualità del presbitero. L’evento è curato dalla Famiglia Oblata da lui fondata.
«Ho ritenuto di dover dare voto favorevole all’ordine del giorno che ha impegnato il Consiglio regionale a sostenere la candidatura di Tropea a capitale italiana della cultura 2022 in quanto ritengo la cittadina tirrenica un punto d’eccellenza dell’intera nazione non solo dal punto di vista turistico, ma anche storico, sociale e culturale».
Il consigliere regionale del Pd Luigi Tassone ha inteso «cogliere questa preziosa occasione per tutto il territorio regionale», appoggiando una scelta che punta ad «evidenziare una Calabria positiva, competitiva e desiderabile».
«Tropea - ha spiegato Tassone - è una località famosa in tutto il mondo ed il suo prestigio è riconosciuto a livello internazionale. Il progetto che mira a farla divenire la capitale italiana della cultura traduce la volontà di aggiungere un tassello ad un puzzle che vede crescere una Calabria orientata verso il futuro e verso le sfide della modernità».
Domenica scorsa è stata inaugurata una mostra dedicata alle opere e alla spiritualità del presbitero. L’evento è curato dalla Famiglia Oblata da lui fondata.
Tropea si appresta a celebrare la prima festa dedicata al neo beato, don Francesco Tropea. Nei giorni scorsi ha preso il via la novena che culminerà con la festa del 30 giugno.
È arrivato il giorno tanto atteso dalla comunità dei fedeli della cittadina calabrese e dalla famiglia degli Oblati e Oblate del Sacro Cuore. A presiedere la celebrazione liturgica sarà il cardinale Marcello Semeraro.