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La voce degli operatori torna a farsi sentire. Reggio Calabria registra una crescita nelle presenze turistiche, ma secondo Arsenio Luppino, direttore dell’È Hotel, c'è ancora tanto da fare. Intanto la Regione Calabria guarda al futuro con numeri positivi e nuovi investimenti nel settore.
«Le previsioni per la prossima stagione estiva sono davvero ottime: abbiamo registrato un incremento forte nelle prenotazioni», afferma Arsenio Luppino, direttore dell’È Hotel, una delle strutture ricettive più attive a Reggio Calabria. «Ma non è un trend solo di quest’anno: da quando sono arrivati i nuovi voli, in particolare quelli di Ryanair, la situazione è cambiata notevolmente».
Luppino sottolinea anche l’effetto positivo degli eventi mediatici di grande richiamo. «Il Capodanno Rai ha fatto tanto per la città: è stata una promozione turistica importante, di grande visibilità. E devo dire che, sotto questo profilo, la Regione Calabria con Occhiuto sta lavorando molto bene». Quanto alla provenienza dei turisti, non ha dubbi: «I turisti stranieri sono aumentati tantissimo.Lo si vede a occhio nudo, basta passeggiare in centro».
Spostando l’attenzione sulla destagionalizzazione, però, il discorso cambia. «Su questo fronte, il Comune di Reggio Calabria potrebbe e dovrebbe fare di più. L’ho sempre criticato: manca programmazione, manca un calendario eventi pensato per distribuire i flussi». Secondo Luppino, infatti, si concentra tutto in poche settimane, causando sovraccarico e inefficienze. «Si ingolfa la città, gli hotel, e la poca ricettività che abbiamo si satura. Nei mesi di bassa stagione, come dicembre e gennaio, Reggio registra poche presenze. Noi potremmo anche chiudere l’albergo a metà dicembre e riaprirlo a febbraio».
Nonostante le difficoltà, l’occupazione dell’È Hotel resta alta. «Siamo già oltre l’80%, e per l’estate puntiamo a raggiungere il 90-95%».Negli ultimi anni anche l’accoglienza è cambiata. «Ci siamo dovuti adattare. Con l’arrivo di tanti stranieri, è aumentata la necessità di offrire un servizio più attento, più guidato. Il cliente internazionale ha esigenze diverse, e richiede più cura». Un’altra trasformazione ha riguardato la ristorazione. «Noi puntiamo su prodotti locali e a chilometro zero. È nel nostro DNA migliorarci. Ma ci sono ancora contraddizioni: tutti parlano di ‘nduja, ma chi valorizza davvero il bergamotto nei piatti? È il simbolo della città e resta poco considerato».
Sul fronte delle infrastrutture e del supporto istituzionale, Luppino è diretto: «Il Lido comunale è un’occasione sprecata. Reggio potrebbe vivere di turismo balneare per sei mesi l’anno. Il lungomare è una risorsa che altri ci invidiano, andrebbe valorizzato ancora di più per renderlo migliore di quello di Nizza, visto che è molto più bello». Un punto centrale resta la mancanza di coordinamento tra operatori.
PER APPROFONDIRE: Turismo, il mondo scopre la Calabria
«La creazione di un consorzio potrebbe essere una soluzione. Gli Infopoint? Uno è diventato un bar, l’altro è sempre chiuso. E noi albergatori non abbiamo nemmeno una mappa da offrire ai clienti. La vecchia Atp non esiste più, e nessuno ci fornisce materiale informativo. Ci arrangiamo da soli». Anche la tecnologia, secondo Luppino, ha i suoi vantaggi, ma anche limiti. «Ci sono app come quella di Confcommercio o “ReggioCalabriaGuide.it” di Confesercenti molto utili, ma bisogna tener conto anche della clientela più anziana. Nelle nostre strutture ci sono tanti over 65. I pensionati non usano lo smartphone con disinvoltura. E, poi, perché non eliminare la tassa di soggiorno? Per una famiglia di tre persone, 2,50 euro a testa per cinque notti fanno quasi 40 euro. Un piccolo sgravio aiuterebbe molto, e la Regione potrebbe farsene carico».
Grazie al piano strategico per l’ampliamento delle rotte aeree voluto dal presidente Roberto Occhiuto, la Calabria registra un boom di traffico negli aeroporti: solo ad aprile l’aumento è stato superiore al 70% rispetto allo stesso mese del 2024. La Regione si afferma così come meta attrattiva in ogni stagione, con un’offerta che spazia dal mare alla montagna, dalle ciclovie ai siti archeologici.
Il turismo genera circa 700 milioni di euro di spesa diretta, con 1.790.937 arrivi (+1,1%) e 8.354.100 presenze (+3,1%). Crescono anche gli arrivi di turisti internazionali (+12,6% e 347.179 arrivi) e le presenze estere (+13% e 1.679.259 visitatori). Dati che, afferma ad Avvenire di Calabria l'assessore al turismo Giovanni Calabrese, «sono segnali chiari di un interesse crescente verso la Calabria come destinazione di livello mondiale» e dimostrano che «la nostra Regione sta attrarre visitatori in modo stabile, andando oltre le stagionalità tradizionali. Vogliamo promuovere l’immagine della Calabria nel mondo, rafforzare la nostra identità e sostenere l’economia locale».
«In questa ottica - spiega Calabrese - abbiamo elaborato il Piano Esecutivo di Promozione Turistica per l’annualità 2025, che contiene gli Obiettivi Operativi e le Azioni da intraprendere per promuovere l’immagine della Calabria, valorizzarne le specificità identitarie ed i suoi prodotti turistici, culturali e ambientali.»
Tra gli obiettivi: valorizzare i distretti turistici, incentivare i cammini, la nautica da diporto, il turismo termale e golfistico, il Giubileo dei calabresi e rendere visibile il brand Calabria Straordinaria.
Tra le azioni in corso, anche investimenti nelle infrastrutture, bandi per la ricettività, nuove campagne di promozione e il potenziamento del portale informativo regionale: «Tra i nostri obiettivi c’è quello di ampliare la presenza delle strutture calabresi presso i canali di Online Travel Agencies (OTA); diffondere il nostro brand Calabria Straordinaria con campagne di comunicazione specifiche e gestendo il portale Calabria Straordinaria, strumento utile per far conoscere la nostra Regione; promuovere la "destinazione" Calabria attraverso la messa in campo di azioni mirate di marketing territoriale; rafforzare e rinnovare la brand identity delle destinazioni dando visibilità ai punti di forza culturali e naturalistici dei territori; valorizzando le opportunità di turismi alternativi e complementari».
Nel 2025, con 23 Bandiere Blu (si sono aggiunte Cariati, Cropani, Corigliano Rossano), la Calabria è terza in Italia. Un trend positivo e in continua crescita. «Un prestigioso riconoscimento internazionale che - secondo ancora l'assessore al turismo - certifica l'impegno volto a migliorare qualità ambientale e dell'offerta turistica».
Calabrese ricorda l'impiego da parte dell'attuale Giunta Occhiuto di risorse mirate a migliorare i depuratori e a salvaguarare le aree balneari, «considerato che il mare è tra i beni più preziosi che la Calabria possiede. Una ricchezza che però non va osservata distrattamente ma deve essere protetta e curata quotidianamente per renderla sempre più alla portata dei calabresi e dei visitatori». Da qui l'obiettivo principale: «continuare ad attrarre turisti da ogni parte del mondo, ma anche stimolare la crescita dell'economia locale, creando nuove opportunità di lavoro nel comparto del turismo e favorendo la cooperazione tra le istituzioni, gli imprenditori e le comunità locali».
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