Avvenire di Calabria

Il bel traguardo di Domenico Macrì e Francesca Squillace, vero e proprio esempio per i ragazzi e le giovani coppie

Una vita d’amore, in festa per in “nonni” di Calabria

Un bel concentrato di tanta esperienza in 77 anni di vita vissuta insieme, dedicandosi alla famiglia e ai propri figli

di Redazione Web

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La Calabria rende omaggio ai "suoi" nonni che si apprestano a tagliare un importante traguardo della loro vita.

Chi sono i nonni di Calabria?

Insieme fanno in totale 204 anni. Domenico Macrì e Francesca Squillace vivono a Chiaravalle Centrale. Non a caso sono stati definiti amorevolmente i "Nonni di Calabria". Il perché è ben spiegato dal traguardo che si appresteranno a tagliare a breve: ben 77 anni di matrimonio, 9 figli (5 dei quali ancora in vita), 13 nipoti e ben 11 pronipoti.


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Hanno trascorso una vita insieme contraddistinta dall'amore per la famiglia, nonostante i dolori e le fatiche, ma anche le gioie che da sempre hanno condiviso. Un vero e proprio simbolo d'amore, fiducia, tolleranza e tenacia.

La Regione Calabria proprio per questo renderà loro omaggio il prossimo 28 settembre. Lo farà con l'assessore alle politiche sociali Emma Staine che consegnerà ai due coniugi una targa, simbolicamente, a nome di tutti i calabresi.

Testimoni d'amore

Il signor Domenico è un ex collaboratore scolastico. Ha partecipato alla campagna di Tunisia durante la seconda guerra mondiale, dove è rimasto prigioniero per cinque anni. Per tutto il periodo della guerra, l'amata Francesca, contro i suggerimenti della famiglia che la invitavano a prendere marito perché Domenico non sarebbe mai rientrato, ha aspettato speranzosa il suo promesso sposo.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, nonni e anziani al centro della vita della comunità


Il ritrovato amore e poi le nozze nel dicembre del 1946: l’inizio di una vita insieme. «Sono stati dei grandi lavoratori – la testimonianza del figlio Mario – e ci hanno cresciuto con dedizione e amore. Hanno voluto che andassimo a scuola e ci hanno sempre sostenuto nelle nostre scelte. Non li abbiamo mai visti litigare, almeno non in nostra presenza, e c’è stato sempre un senso di collaborazione e di famiglia. Mai un viaggio, mai una distrazione, una vita spesa per la famiglia».

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