Avvenire di Calabria

Una vita raccontata attraverso la musica con sette brani volti ad esaltare il carisma, la fede e la risposta umile alla prova.

Uno spettacolo dedicato alla figura di monsignor Giuseppe Cognata

Si intitola "La santità della dolcezza" e si è tenuto a Tivoli. Entusiasta la superiora generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore

di Redazione Web

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Uno spettacolo dedicato alla figura di monsignor Giuseppe Cognata. Si intitola "La santità della dolcezza" e si è tenuto nella diocesi di Tivoli.

Uno spettacolo per monsignor Cognata

Sabato 9 ottobre 2021 il gruppo vocale “Charmonie” ha presentato a Tivoli la prima assoluta de “La santità della Dolcezza”, spettacolo musicale, scritto, musicato e interpretato da Rita Gentili, Sara Narzisi e Silvia Narzisi, con orchestrazioni di Giovanni Proietti Modi, che ha rivisitato in maniera originale e creativa la vicenda di monsignor Giuseppe Cognata, vescovo di Bova, salesiano, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, la cui Causa di Beatificazione è stata aperta il 10 dicembre 2020, dopo il consenso dato da Papa Francesco.

Una vita raccontata attraverso la musica, vera protagonista dello spettacolo, con sette brani volti ad esaltare il carisma, la fede e la risposta umile alla prova che contraddistinsero la difficile esperienza di monsignor Cognata, il quale venne calunniato, destituito dall’ordine episcopale e allontanato dall’istituto da lui fondato.


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Insieme alla musica, il teatro: l’attore Alessandro Nistri ha interpretato – attraversando sentimenti, coscienze ed intensità diversi – le persone che hanno accompagnato monsignor Giuseppe Cognata nei momenti cardine della sua storia.

A fare da scenografia, l’opera d’arte ideata dall’artista Pierluigi Pastori e realizzata dal “LabOratorio Artistico Don Bosco” da lui guidato: una “macchina del tempo”, una cornice perfetta di tanti quadri che si compongono in un unico spazio scenico.

Infine, ad accompagnare il canto, le preziose note del violino di Riccardo Pastori. Un sapiente gioco di luci ha scandito le fasi, armonizzato i monologhi e conferito suggestione alla “macchina del tempo”, troneggiante in scena, in cui i simboli cristologici della sofferenza si sono trasformati nelle chiavi che aprono le porte della Santità.


PER APPROFONDIRE: Il ricordo di monsignor Giuseppe Cognata


La Famiglia Salesiana era rappresentata da don Gildasio Mendes, consigliere per la Comunicazione Sociale, da don Joan Lluís Playà Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, da don Líder Justiniano Flores, Ispettore della Bolivia, e don Javier Ortiz, collaboratore del Settore per la Pastorale Giovanile.

Gioiosa soddisfazione è stata espressa da Madre Graziella Benghini, Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, per il prodotto artistico e per il profondo messaggio di speranza che ha pervaso il pubblico presente.

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