Avvenire di Calabria

Nel giorno della memoria liturgica della Visitazione della Vergine, Bagnara Calabra ha ospitato un grande momento di fede e devozione mariana

Bagnara, ieri l’incoronazione della Vergine di Polsi, Morrone: «Ecco la regalità di Maria» [VIDEO]

L'arcivescovo di Reggio e presidente della Cec si è soffermato sulla figura e sul "potere" della Madre di Gesù

di Redazione Web

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Nel giorno della memoria liturgica della Visitazione della Vergine e a conclusione del mese mariano, un grande momento di fede e devozione mariana è stato vissuto ieri a Bagnara Calabra.

Bagnara Calabra saluta la Vergine di Polsi

Nel giorno indicato dalla Conferenza episcopale italiana per porre sotto la protezione della Madonna tutto il processo sinodale della Chiesa, ben tre comunità diocesane della metropolia di Reggio Calabria - Bova, si sono unite in preghiera attorno alla Vergine di Polsi. L'occasione è stata l'incoronazione della statua processionale della Madonna della Montagna che proprio a Bagnara Calabra conclude la sua peregrinatio, in occasione dell'Anno mariano aperto a settembre 2022, al Santuario di Polsi, dal vescovo di Locri - Gerace, monsignor Francesco Oliva.

Grande la partecipazione dei fedeli che hanno riempito Piazza Municipio, dove l'arcivescovo di Reggio Calabria - Bova e presidente della Cec, monsignor Fortunato Morrone, ha presieduto la Solenne Concelebrazione Eucaristica e il Rito della Benedizione e Incoronazione, con la partecipazione dei vescovi di Locri-Gerace e Oppido Mamertina Palmi, monsignor Francesco Oliva e monsignor Francesco Milito.


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Conclusa la Messa, si è rinnovato il rito della Benedizione e della posa delle nuove corone che adorneranno la statua pellegrina della Madonna di Polsi. Un momento solenne, quanto storico quello che si è rinnovato ieri. È stata, infatti, la quarta incoronazione della Venerata Effigie della Madonna, dopo la prima avvenuta nel 1881, la seconda nel 1931 e la terza 42 anni fa, nel 1981.

Incoronazione Vergine di Polsi, da sinistra Milito e Morrone

Subito dopo l'incoronazione, la Sacra Effigie è stata portata in processione da Piazza Municipio alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove rimarrà esposta fino a sabato 3 giugno (dalle 9 alle 21.30) per venerazione e la preghiera dei pellegrini.

Incoronazione Vergine di Polsi, l'omelia di Morrone: «Cos'è oggi la Regalità di Maria?»

Nella sua omelia, l'arcivescovo Morrone, prendendo spunto dall'esperienza di "servizio" della Madre di Gesù, si è soffermato sul tema della "regalità", attualizzandolo al tempo presente.

«Che cosa vuol dire che Maria è Regina? La risposta non si trova in lei, ma in Gesù. Maria “vergine e madre, figlia di suo figlio” è tutta rivolta a Gesù: la sua femminile regalità è una conseguenza del suo essere unita totalmente al Figlio suo, e come tale lei è la discepola insuperabile», ha detto monsignor Morrone.

«Come Gesù ha vissuto la sua esistenza in sintonia costante con il Padre suo - ha spiegato il presule - così Maria da Gesù è stata elogiata come la beata che “ha ascoltato la Parola di Dio e l’ha messa in pratica” con quella libertà e responsabilità che si evince dall’inteso dialogo intessuto con Dio per tutta la sua vita, sintetizzato in poche battute dall’evangelista Luca nell’evento dell’Annunciazione, il giorno della sua chiamata e della missione unica affidatagli da Dio».

Incoronazione Vergine di Polsi, Morrone durante l'omelia

Una Regalità, ancora le parole del presidente della Cec, che è, dunque, «capovolgimento della nostra visione di potere per il quale Gesù ci dice: “Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,42)».


PER APPROFONDIRE: Il mese di Maria si chiude a Bagnara, mercoledì l’incoronazione della Vergine di Polsi


Ma cos'è oggi la regalità? Sicuramente, quella «del nostro Maestro - ha concluso Morrone - non è dominare, sfruttare, violentare, prevaricare, mangiare gli altri, servirsi del proprio piccolo o grande potere ecclesiastico, religioso, affettivo, famigliare, sociale, economico, sportivo, amministrativo, politico, sanitario, culturale per asservire e sottomettere gli altri ai nostri gusti, al nostro pensiero, ai nostri vizi, alla diabolica tentazione di sentirci dei padri-padroni eterni che possono disporre delle persone a proprio piacimento, illudendoci di essere liberi. È libero, anzitutto da sé stesso, dalla sua autoreferenzialità invece chi ama fino a donare la sua vita, come Gesù. È padrone di sé senza maschere e senza paure, è signore solo chi serve per amore come Gesù».

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