Avvenire di Calabria

Corso di formazione generale per i volontari del Servizio Civile universale nelle 8 Caritas diocesane della Calabria

Via al Servizio Civile, i ragazzi: «Pronti a ‘sporcarci’ le mani»

Giuseppe Iero

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Dal 22 al 25 Gennaio 2019 si è svolto presso il Centro Residenziale “Colonia San Benedetto”, sito in Cetraro Marina (CS), il Corso di Formazione Generale per i Volontari del Servizio Civile Universale nelle 8 Caritas Diocesane della Calabria (Cassano All’Ionio, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Locri, Reggio Calabria, Rossano e San Marco Argentano).

Durante questi 4 giorni intensi, noi ragazzi dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria- Bova abbiamo avuto l’opportunità di stare insieme e conoscerci meglio. Grazie anche alle varie attività di gruppo ci siamo confrontati, messi a nudo e abbiamo abbattuto le barriere del timore e della vergogna. In questo modo abbiamo iniziato a fidarci gli uni degli altri, creando una nostra piccola identità che ha permesso a ciascuno di noi di gioire nel condividere questa esperienza iniziale. Tra le nostre aspettative vi era anche quella di conoscere meglio i ragazzi selezionati appartenenti alle altre diocesi e effettivamente così è stato. Abbiamo avuto modo di giocare insieme, di cantare e ballare e di ridere tantissimo.

Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati sono stati vari. Si è approfondito un po’ meglio il ruolo di Caritas Italiana, dalle sue origini al suo ruolo nella gestione delle emergenze e calamità. Si è toccato anche qualche aspetto relativo alle leggi che hanno visto nascere il Servizio Civile.

Un momento in particolare è stato dedicato alla nuova circolare entrata in vigore il 14 gennaio 2019. Le giornate trascorse hanno evidenziato la necessità di migliorarci in alcune aree, prima fra tutte l’ascolto. E’ venuto fuori che a volte diamo troppo per scontato la nostra capacità di ascoltare, quando in realtà ci accostiamo al prossimo in modo poco presente o distratto. Una delle attività che più sono rimaste vivide nella nostra memoria è quella relativa alla gestione dei conflitti.        

Quello che abbiamo interiorizzato un po’ tutti, oltre all’importanza del comunicare in modo efficace,  congruente e immediato, è che la collaborazione è una via fondamentale che ci permette di raggiungere il miglior risultato possibile per entrambe le parti. La giornata del 25 gennaio si è conclusa con la compilazione del questionario personale. Tirando le somme possiamo dire che questa formazione ci ha resi più consapevoli. Siamo più consapevoli di noi stessi con i nostri punti di forza e debolezza, ma soprattutto più consapevoli del nostro ruolo all’interno del nostro percorso appena iniziato.  Ognuno di noi nella sua unicità è più “attrezzato” a prendere in groppa , come  fece il buon Samaritano, il peso dell’altro, ovviamente facendo attenzione a discernere sempre quando e quanto siamo capaci di farci carico del povero. Ciascun volontario è tornato a casa con un pezzettino degli altri, con un ricordo di una stretta di mano, di una battuta, di un abbraccio o di un pezzo di pane passato a tavola.  Un grazie particolare va alle suore Battistine per averci accolto e servito con amore. Un grazie di cuore va ai nostri formatori, per aver condiviso con noi la loro storia, per essere stati testimonianza di fede , per  aver creduto in noi, spingendoci e  incitandoci a sperare sempre, ad osare e a “sporcarci le mani”. Siamo sempre più motivati ad essere realmente il miglior risultato possibile.

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