
Tornare all’amore che libera, non che possiede
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«Il nostro obiettivo è molto chiaro: porre fine a tutte le forme di violenza contro donne e ragazze. Lo dobbiamo a tutte le vittime». Questo promette oggi la Commissione europea in una dichiarazione in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre). Il problema è enorme: «Una donna su tre nell’Ue ha subito violenza fisica e/o sessuale» e la violenza «contro donne e bambini è aumentata da quando sono iniziate le misure di blocco del Covid-19», si legge nel testo che esorta «tutti gli Stati membri a sviluppare e attuare misure» straordinarie in questo momento. «Il cambiamento è possibile, ma richiede azione, impegno e determinazione»: l’Ue sta già lavorando su molti fronti, ma nei prossimi giorni presenterà anche un «nuovo piano d’azione sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione di donne e ragazze nelle nostre azioni esterne». La Commissione chiede anche agli Stati membri di ratificare la Convenzione di Istanbul, «primo strumento giuridicamente vincolante a livello internazionale per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica», che «è una violazione dei diritti umani e non ha posto nell’Ue e in nessun’altra parte del mondo».
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