Avvenire di Calabria

A Le Muse incontro per i 70 anni di sacerdozio di monsignor Denisi

di Redazione Web

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L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, si appresta alle sue attività invernali con cadenza domenicale dopo vari momenti nella vicina città di Messina ed in Veneto e lo fa recuperando il rinviato evento di domenica 28 gennaio.

Domenica 4 febbraio alle ore 18, presso la Sala D’Arte Le Muse di via San Giuseppe 19, si terrà appunto l’incontro “Mons. Antonino Denisi: 70 anni di sacerdozio di un intellettuale della Chiesa reggina”.


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La serata sarà introdotta da un momento di coralità musicale con il “Coro Laudamus” diretto dalle maestre Enza e Marina Cuzzola oltre alla partecipazione di Mons. Antonino Denisi ed anche alla conversazione con la sindacalista Rosy Perrone. Per l’occasione la presenza del noto scultore Fortunato Violi che presenterà l’esposizione della medaglia celebrativa in bronzo realizzata per celebrare i 70 anni di Chiesa reggina di Don Denisi.

Violi nasce a Milano. Diplomato in “Scultura” all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria tesi su “La scuola neo-figurativa milanese nella scultura della seconda metà del 900”. Figlio d’arte, apprende la tecnica della scultura, della pittura e della ceramica, nello studio del padre con il quale collabora, entrando in contatto con i principali artisti della cerchia creativa dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Collabora con diverse aziende coniatrici di medaglie e alla realizzazione dei prototipi per il micro-design. Opera nell’ambito della scultura monumentale e architettonica dove è attivo nel decoro e nell’arredo urbano, raccontando la storia e la vita di quei luoghi.

Importante il progetto promosso dal Comune di Staiti con il prezioso sostegno dell’Ente Parco d'Aspromonte che a partire dall’estate del 2018, in poco tempo è riuscito a catalizzare l’attenzione dei molti turisti della fascia ionica del reggino con un progetto che lo Studio D’Arte Violi ha effettuato su un itinerario scandito da diciotto bassorilievi in terracotta. L’itinerario, conduce i visitatori alla scoperta dei siti più significativi della millenaria cultura bizantina della provincia di Reggio. L’apparato iconografico, corredato da pannelli informativi multilingue, culmina il suo percorso nel bassorilievo maestoso, tre metri per tre, che conduce alla visita dell’Abbazia di Santa Maria de’ Tridetti, capolavoro dell’architettura religiosa bizantina dell’IX secolo.

La medaglia che verrà presentata alla Muse domenica, è stata realizzata in 100 modelli, ed è stata commissionata dallo stesso monsignore a Francesco Violi e Fortunato Violi, reduci dall'esposizione mondiale del conio e della medaglia avvenuta alla Biblioteca Nazionale di Firenze nel mese di Novembre. Il dritto della medaglia raffigura la facciata del Duomo di Reggio Calabria attraverso lo stile stiacciato, cattedrale che si legge nel suo rilievo attraverso linee semplici ed essenziali, facendolo diventare, decontestualizzato, il simbolo architettonico della città. Nel retro viene evidenziato l’origine mitica dell’antica Reghion attraverso il ricordo della simbologia tramite l'oracolo di Delfi, voce del dio Apollo, ad indicare ad un gruppo di Calcidesi il luogo dove fondare la nuova città ovvero “una vite avvinghiata ad un fico selvatico”. La profezia diceva infatti che avrebbero trovato “una femmina avvinghiata a un maschio”.

Una conversazione dunque che riunisce arte contemporanea e ripercorrerà la storia di mons. primo di cinque figli, formatosi al Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria e che nel tempo ha firmato editoriali ed articoli importanti per L’Osservatore Romano, Avvenire, L’Avvenire di Calabria.

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