Avvenire di Calabria

Il sacerdote era già stato vittima di un aggressione durante il mese di gennaio

Atto intimidatorio a Varapodio, il vescovo Alberti: «Respingiamo la violenza»

La nota dell'Arcidiocesi di Oppido - Palmi: «Il presule ha sottolineato l’importanza di affrontare le divergenze attraverso il confronto chiaro e aperto»

di Redazione Web

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Ieri l'atto incendiario ai danni della autovettura di don Giovanni Rigoli, parroco di Varapodio, già vittima di aggressione durante il mese di gennaio. Di seguito la nota diramata oggi dalla Diocesi di Oppido - Palmi.

La condanna senza riserve del pastore della Chiesa di Oppido-Palmi

In seguito al grave atto intimidatorio nei confronti di Don Gianni Rigoli, parroco delle comunità di Varapodio, avvenuto ieri sera mentre egli celebrava la Messa vespertina nella chiesa di San Nicola, il Vescovo Giuseppe Alberti, che aveva dedicato considerevoli sforzi per promuovere comunione e comprensione nella comunità di Varapodio, è profondamente colpito dall’accaduto ed esprime la sua condanna senza riserve verso tale atto di violenza.


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Ulteriormente preoccupante è il contesto in cui si è verificato l’incendio, poiché l’auto, una Fiat Panda, completamente distrutta dalle fiamme, era parcheggiata davanti alla porta della casa Canonica in via Giacomo Leopardi, luogo centrale del paese di Varapodio. Nella Canonica, al momento dell’incendio, si trovavano una decina di ragazzi, che, spaventati dalle fiamme, hanno dovuto sgombrare i locali attraverso un’uscita secondaria.

In risposta a questo gesto inaccettabile, il Vescovo Alberti ha espresso il suo disappunto: «L’incendio dell’auto di Don Gianni rappresenta un duro colpo volto a destabilizzare ancora una volta la comunità in un momento in cui dialogo e riconciliazione sembravano costituire la via percorribile di pacifica serenità all’interno della comunità di Varapodio».


PER APPROFONDIRE: Il vescovo Alberti a Varapodio: «Sono venuto a raccogliere fiducia e a dare speranza»


Il Vescovo Alberti, giunto personalmente in paese ieri sera, appena informato dell’accaduto, ha sottolineato l’importanza di affrontare le divergenze attraverso il confronto chiaro e aperto e ha invitato la comunità a unirsi in preghiera e a respingere la violenza, abbracciando i principi fondamentali di rispetto e tolleranza, auspicando che le autorità competenti conducano un’indagine completa sull’evento.

Il Vescovo Giuseppe Alberti con diversi sacerdoti della diocesi, tra cui don Gianni Rigoli, oggi pomeriggio partirà per gli “esercizi spirituali”, alcuni giorni di preghiera, silenzio e meditazione prima della quaresima. Questo momento di riflessione (in calendario) mira a consolidare la fede e a trovare la forza necessaria anche per affrontare le sfide presenti.

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