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Nuova puntata della querelle per il ruolo di Procuratore di Reggio Calabria: il Csm conferma per la terza volta Giovanni Bombardieri. La nomina era stata annullata per ben due volte dal Consiglio di Stato, l'ufficialità della nomina potrebbe arrivare già domani 3 maggio.
Si va verso la terza nomina di Giovanni Bombardieri alla guida della Procura di Reggio Calabria da parte del Consiglio superiore della magistratura. La risposta potrebbe arrivare domani, 3 maggio, giorno in cui si riunirà a Palazzo dei Marescialli il plenum.
La nomina di Bombardieri era stata annullata per due volte dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato Raffaele Seccia, ex Procuratore della Repubblica di Lucera (Foggia) ed attuale sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione che nel 2018 partecipò al concorso per ricoprire il ruolo di procuratore reggino.
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La nomina di Bombardieri a Procuratore di Reggio venne deliberata dal Csm nel 2018. E poi confermata all’unanimità nel 2022 dopo l’annullamento da parte del Consiglio di Stato. Nei giorni scorsi il procuratore di Reggio Calabria è stato ascoltato dal Csm per chiarire i contenuti delle sue chat con l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara.
Una audizione che sarebbe durata circa mezz’ora e dopo la quale – scrive il Quotidiano del Sud – «uno dei componenti della V commissione avrebbe voluto convocare e sentire pure lo stesso Palamara, già numero uno dell’Anm, finito al centro del caso che, nel 2020, ha fatto cadere pezzi della magistratura italiana. La proposta, però, di convocare Palamara è stata bocciata dagli altri membri della commissione. Pertanto, verosimilmente, ritengono di aver ormai acquisito tutti gli elementi utili per formulare al Plenum l’indicazione del nome da votare per la funzione di capo della procura di Reggio».
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Si tratta di chat, quelle tra Bombardieri e Palamara, che, a differenza di quelle che hanno coinvolto altri magistrati, non hanno mai portato ad alcun tipo di provvedimento.
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