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“Il nostro obiettivo non è stato solo raggiungere le firme necessarie alla presentazione del quesito referendario, ma arrivare alle urne nella prossima primavera, pronti a sostenere con forza questa proposta. La cittadinanza non è solo un diritto fondamentale per i migranti, ma è anche un mezzo per dare loro maggiori responsabilità verso il nostro Paese, consentendogli di partecipare pienamente alla vita civile e contribuire ancora di più alla crescita dell’Italia”. Sono queste le parole di Agostino Sella, presidente dell’Associazione don Bosco 2000, commentando il risultato delle 500mila firme raggiunte per la petizione volta alla riduzione del periodo di residenza necessaria per ottenere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni. Definito dall’associazione un passo in più per una maggiore inclusione e riconoscere a migliaia di migranti un diritto fondamentale, dato che molti di loro contribuiscono attivamente alla vita sociale, culturale ed economica del nostro Paese. “Si aprirà una stagione di dibattito acceso, in cui ci sarà bisogno di spiegare con chiarezza le ragioni che stanno alla base di questa richiesta. Non si tratta soltanto di una questione di diritti, ma di giustizia e di coesione sociale. Dobbiamo essere pronti a rispondere con lucidità e competenza alle inevitabili campagne di disinformazione che verranno messe in atto da chi si oppone a questa riforma”. Prosegue Sella consapevole della sfida non semplice per un referendum utile per cominciare a riformare la legge sulla cittadinanza, orgoglioso di essere in prima linea con la Don Bosco 2000 in quella che definisce una battaglia lungimirante per i diritti dei migranti.
Fonte: Agensir