Avvenire di Calabria

Basta un euro per sostenere medici e infermieri in questa vera e propria «guerra»

Covid-19, il Gom lancia una raccolta fondi: ecco come partecipare

Federico Minniti

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Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ha lanciato, da poche ore, una raccolta fondi per sostenere i reparti impegnati nel fronteggiare l'emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione dell'epidemia da Covid-19. 

In particolare, la Direzione ha diffuso le modalità di donazione, puntualizzando tutti i passaggi fatti - nella primissima fase - in cui sono stati accettati i proventi di una raccolta fondi spontanea dei cittadini. Non è mancata la nota ufficiale del Commissario straordinario, Iole Fantozzi, che ha evidenziato le «discrasie nell’approvvigionamento del necessario materiale» a favore del personale impegnato da parte della Protezione Civile. Una difficoltà superata, come afferma lo stesso ingegnere "prestato" alla Sanità pubblica, «combattendo questa vera e propria guerra con grande stessa forza d’animo».

Modalità di donazione. Per sostenere i reparti impegnati nell’affrontare l’epidemia è possibile effettuare una donazione:

- con bonifico bancario sull’IBAN  IT 78 I 03111 16300 000000000297;

- con versamento sul conto corrente postale n. 77696482, identificato anche al conto IBAN IT28 D 07601 16300000077696482;

- assegno circolare non trasferibile;

Tutte le modalità vanno intestate al Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria  indicando come causale emergenza COVID19. Per le donazioni di importo superiore a 5mila euro è necessario compilare il modulo (clicca quì) indicando la causale di versamento e inviarlo a direzione.generale@ospedalerc.it oppure a protocollo@pec.ospedalerc.it. Per quanto riguarda, invece i contributi in beni e servizi si deve compilare l’apposito modulo nel quale indicherà la descrizione del bene (clicca qui) o del servizio (clicca qui) che intende donare. 

Altre iniziative di solidarietà. Nei giorni scorsi, i giovani cittadini Francesco e Fabiana Gentile, Emanuele Ielo e Marco Costantino, hanno organizzato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.com, per un nobile gesto di solidarietà che denota, inoltre, grande senso civico e vicinanza alle istituzioni. La raccolta fondi ha già superato i 100mila euro. Dopo alcune prima difficoltà burocratiche, il Gom è riuscito a completare l'iter procedurale per l'accettazione delle stesse donazioni: «Saranno impegnati per fronteggiare l'emergenza COVID-19 attraverso l'acquisto di attrezzature e strumentazioni sanitarie» hanno fatto sapere dalla direzione generale specificando come «l’ospedale si impegna a rendicontare alla cittadinanza quanto avrà ricevuto in termini di donazioni e come queste risorse saranno state impiegate».

Su eventuali altre iniziative spontanee, il management ospedaliero precisa che «sono iniziative individuali garantite dalla bontà dei promotori che devono aprirle a proprio nome. Coloro che intendono promuovere ulteriori iniziative o hanno attivato la raccolta fondi potranno rivolgersi agli indirizzi ufficiali dell'azienda sanitaria, per concordare, previa accettazione,  le modalità di versamento del ricavato»

Le parole del Commissiario Fantozzi. Rispetto agli sforzi portati avanti sinora dal personale ospedaliero è intervenuto anche il Commissario straordinario, Iole Fantozzi. «Si riconosce il fattivo e determinante impegno professionale profuso da tutto il Personale nel contrasto al COVID-19 - scrive la Fantozzi in una nota ufficiale rivolta ai dipendenti del Gom - Alla luce delle tante difficoltà in atto assume maggiore significato professionale, etico e sociale l’impegno di voi tutti che, salvo rare eccezioni, avete remato insieme nella stessa direzione consci delle difficoltà esistenti e state anteponendo il bene della collettività alle legittime e naturali angosce personali in un periodo che, sarà bene non illudersi, non si esaurirà in breve tempo».

Infine, il Commissario straordinario rinnovando «stima e affetto» affermando che ciascuno degli ospedalieri impegnato potrà dire «di avere fatto molto più del nostro dovere per garantire la tutela della salute dei Cittadini di qualsiasi zona del Paese essi siano».

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