Avvenire di Calabria

Ddl minori online: Caffo (Telefono Azzurro), “assicurare ambienti digitali adeguati all’età, sicuri e non manipolativi”

di Redazione Web

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Una delegazione di rappresentanti della Fondazione Sos Il Telefono Azzurro Ets, presieduta da Ernesto Caffo, è stata audita oggi dalla 8ª Commissione del Senato della Repubblica nell’ambito del disegno di legge 1136 Madia-Menunni “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”. Durante l’intervento Telefono Azzurro ha ribadito di accogliere con favore l’intento del ddl di rafforzare la tutela dei minori, ma ha anche evidenziato alcune criticità. “Il testo, pur costituendo un passo significativo, risulta ancora incentrato su logiche di divieto d’accesso e sulle limitazioni dettate dalla soglia di età – ha precisato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro -. Si tratta di un paradigma che va rivisto seguendo una prospettiva proattiva di progettazione responsabile, valutazione del rischio e prevenzione del danno. Se confrontata con i modelli internazionali, come l’Age Appropriate Design Code del Regno Unito e il California Age. Appropriate Design Code Act, il ddl non prevede ancora obblighi di design etico, trasparenza e responsabilità sistemica da parte dei fornitori di servizi digitali”. Da qui la proposta di Telefono azzurro di orientare la legge verso un approccio fondato sul principio del superiore interesse del minore sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e di prevedere per i fornitori di servizi digitali obblighi positivi di prevenzione e protezione. “L’obiettivo deve essere quello di assicurare ambienti digitali adeguati all’età, sicuri e non manipolativi, in cui i minori possano esercitare i propri diritti in modo informato e protetto. Inoltre, gli spazi digitali di pubblica utilità devono essere esclusi da ogni forma di restrizione d’età o filtro algoritmico applicato ai fini di verifica dell’età. È importante che tutti i bambini possano avere accesso a dei servizi d’aiuto”, conclude Caffo.

Fonte: Agensir

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