Avvenire di Calabria

Dopo le dimissioni accolte dal papa il primo luglio, il vescovo scrive alla diocesi che ha guidato per 14 anni

Diocesi di Mileto, ecco la lettera di saluto di monsignor Luigi Renzo

di Redazione web

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Il saluto di Renzo a Mileto sarà il 12 agosto. L'occasione è il cinquantesimo anniversario di sacerdozio. Nei giorni scorsi, papa Francesco ha accettato le sue dimissioni affidando la diocesi a monsignor Oliva come amministratore apostolico. Monsignor Luigi Renzo saluterà la Chiesa vibonese dopo 14 anni di guida spirituale.


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Il saluto di Renzo a Mileto sarà il 12 agosto

Lo stesso giorno, nel 1971, ricevette l'ordinazione sacerdotale. Una data significativa per monsignor Renzo, in questi giorni alle prese col passaggio di consegne con monsignor Oliva.

In occasione della conclusione del suo ministero episcopale, in questi giorni monsignor Luigi Renzo ha scritto una lettera di saluto alla diocesi che qui di seguito riportiamo:

«Carissimi Confratelli nel Sacerdozio e fedeli laici tutti,
sono stato in dubbio sulla opportunità di scrivervi questa lettera visto che dal 1° luglio non sono più il vostro Vescovo. Il Santo Padre ha accolto la mia richiesta di anticipare di un anno la mia rinuncia dall’Ufficio di Vescovo della Diocesi ed ha altresì provveduto a nominare contestualmente come Amministratore Apostolico “sede vacante” S. E. Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, che ha già iniziato il suo mandato. Alla fine mi son deciso a farlo perché sento il bisogno di ringraziare ciascuno di voi ed in particolare i più stretti collaboratori per il prezioso servizio offerto, che ha consentito in questi quasi 14 anni di mio ministero tra voi di un bel cammino di Chiesa che ha avuto certamente i momenti per me più esaltanti nella Visita Pastorale (2011-2015) e nel Sinodo Diocesano (2017-2021), che abbiamo appena concluso lo scorso 20 giugno.

Mi auguro che i suoi effetti, con l’aiuto del Signore, possano continuare copiosi ed efficaci con l’impegno di tutti, sacerdoti e laici insieme, come già abbiamo esperimentato con grande passione e docilità allo Spirito.

Mi rendo conto che questo mio gesto inatteso per tutti possa lasciare amarezza nel cuore, ma anche per me è stata una decisione dura e per certi versi traumatica.

Ringrazio di cuore tutti quelli che tra di voi in questi giorni hanno voluto esprimermi in vario modo vicinanza, stima ed amicizia.

Chiedo a tutti perdono per le mie immancabili inadeguatezze manifestate in questi 14 anni, come chiedo una preghiera speciale perché anch’io possa presto metabolizzare quanto accaduto onde avviare con serenità la nuova dimensione della mia vita.

Molteplici sono le sensazioni che agitano la mia anima, ma vi assicuro che l’amore che mi lega a questa Chiesa di Mileto-Nicotera-Tropea è così profondo che non sarà la mia lontananza fisica ad impedirmi di continuare a vivere fino in fondo la mia comunione con voi.

Cari Sacerdoti, vogliatevi bene e rimanete uniti tra di voi e con il Popolo di Dio affidato alle vostre cure pastorali. Io pregherò per voi sempre e vi chiedo la carità di fare la stessa cosa anche voi per me. Questo cementerà ancora di più la nostra fraternità ed il nostro reciproco affetto.

Con S. Paolo mi sento di poter ripetere, in pace con me stesso e con tutti, quello che ho scritto anche al Santo Padre: “Ho combattuto la buona battaglia (con voi a fianco), ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede” (2 Tim. 4, 7).

Con questi sentimenti vi saluto e prego di cuore il Signore perché faccia scendere su di voi la sua pace e la sua Benedizione».

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